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TURGOVIAFattoria degli orrori, l'accusa fa ricorso

28.03.23 - 12:05
La procura non è contenta della condanna di otto mesi (sospesi) inflitta al 54enne allevatore dal Tribunale di Arbon.
KEYSTONE/ENNIO LEANZA / KPINL (ENNIO LEANZA)
Fonte ats
Fattoria degli orrori, l'accusa fa ricorso
La procura non è contenta della condanna di otto mesi (sospesi) inflitta al 54enne allevatore dal Tribunale di Arbon.

FRAUENFELD - Il Ministero pubblico del canton Turgovia ha annunciato un ricorso in appello contro la sentenza del Tribunale distrettuale di Arbon che una settimana fa ha assolto un allevatore di Hefenhofen da molti capi d'imputazione. Il 54enne è stato condannato in prima istanza a otto mesi di detenzione con la condizionale.

Il caso legato a quella che la stampa aveva soprannominato la "fattoria degli orrori" era scoppiato il 3 agosto 2017, dopo che il Blick aveva pubblicato le foto di animali lasciati morire di fame o maltrattati, scattate da una ex dipendente dell'allevatore.

Quattro giorni più tardi, diversi attivisti per la protezione degli animali avevano assistito a debita distanza allo sgombero forzato della fattoria. Erano stati prelevati circa 250 animali tra cavalli, maiali, bovini, pecore, capre e lama. Novanta cavalli erano poi stati venduti all'asta.

Davanti alla prima istanza, la pubblica accusa aveva richiesto 6 anni e 4 mesi di detenzione, rimproverando all'imputato di aver tenuto le sue bestie in spazi troppo piccoli, trascurandole, non nutrendole adeguatamente, privandole delle cure veterinarie e maltrattandole.

La difesa si è invece battuta per un'assoluzione completa, accusando le autorità di carenze, negligenze, parzialità e violazioni delle regole in relazione al procedimento penale e al sequestro della fattoria.

Il Tribunale distrettuale ha accertato diverse negligenze nei trattamenti degli animali, in particolare dei cavalli. Ha però dato in gran parte ragione alla difesa per quel che riguarda i vizi di forma, criticando l'operato sia del Ministero pubblico che dell'Ufficio cantonale di veterinaria.

Per la corte, molte delle prove presentate dall'accusa non erano utilizzabili e all'accusato sono stati negati diversi diritti procedurali. Nella nota in cui annuncia il ricorso in appello, il Ministero pubblico sottolinea che a causa del procedimento in corso non può entrare nei dettagli della sentenza. La pubblica accusa respinge tuttavia il rimprovero principale, ossia quello di aver aperto troppo tardi il procedimento penale sulla fattoria di Hefenhofen.

Un fascicolo è stato aperto anche contro l'ex veterinario cantonale, che nel frattempo è andato in pensione. Quest'ultimo sarà giudicato in un processo separato per aver omesso di far rispettare un divieto parziale di tenere animali emanato già nel 2013 nei confronti dell'allevatore di Hefenhofen, come pure un divieto totale che risale al 2018.
 
 

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