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La Casa Bianca lo afferma attraverso un sito web. «Politici, autorità sanitarie e Fauci ci hanno mentito»
WASHINGTON - Un nuovo fronte si apre nella battaglia a distanza, tra dazi e dichiarazioni incrociate, tra Stati Uniti e Cina. La Casa Bianca, attraverso un sito, sostiene che ci siano numerosi indizi secondo cui il virus provenga da un laboratorio nella metropoli cinese di Wuhan.
La pagina, che ricorda un poster di un film di Hollywood, mostra in grandi lettere il titolo «Lab Leak» – ovvero «Fuga da laboratorio». Tra le due parole appare l’allora presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con un’espressione decisa. Sotto il titolo, scritto a mano, si legge: «Le vere origini del Covid-19». Viene detto che i politici, le autorità sanitarie e il celebre immunologo statunitense Anthony Fauci hanno diffuso la teori di un'origine naturale del virus quando non sarebbe così.
Di fatto, ci sono varie spiegazioni possibili sull'origine del virus ma ancora nessuna conclusione scientifica. A gennaio, il nuovo direttore della CIA (l’agenzia di intelligence estera degli USA), John Ratcliffe, aveva cambiato, come uno dei suoi primi atti ufficiali, la valutazione dell’agenzia sull’origine del coronavirus. Secondo questa nuova valutazione, la pandemia di Covid-19 sarebbe più probabilmente nata da un incidente di laboratorio che da una trasmissione naturale. La CIA afferma, con un basso livello di fiducia, che un’origine legata alla ricerca sia più probabile di una naturale. Già a inizio dicembre, un sottocomitato della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti aveva presentato un rapporto che supporta anch’esso la teoria della fuga da laboratorio.
Anche il Servizio federale di intelligence tedesca (BND) sostiene che il virus abbia avuto una origine, con una probabilità dall'80 al 95 percento. di laboratorio. Anche l’ex presidente dell’Istituto Robert Koch (RKI), Lothar Wieler, considera la teoria del laboratorio più probabile alla luce delle conoscenze attuali, come ha dichiarato un mese fa alla "Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung". Wieler è stato presidente del RKI durante l’esplosione della pandemia e fino al marzo 2023.
