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SVIZZERA Cresce l'occupazione in Svizzera, e anche in Ticino

02.09.22 - 11:10
Dopo la pandemia, in tutta la Confederazione un boom di assunzioni come non si vedeva da 30 anni.
20 Minuten/Marvin Ancian
Fonte Ats
Cresce l'occupazione in Svizzera, e anche in Ticino
Dopo la pandemia, in tutta la Confederazione un boom di assunzioni come non si vedeva da 30 anni.
Maggiore incremento nel settore alberghiero e nella ristorazione, tutti i dati dell'Ufficio federale di statistica.

NEUCHÂTEL - In Ticino l'occupazione quest'anno è aumentata del 3,5%. Il settore industriale ha perso lavoratori (-0,6%) mentre il terziario ha avuto una crescita del 4,6%.

Una crescita, quella locale, che è specchio di una tendenza nazionale, come confermato dall'Ufficio federale di statistica: nel secondo trimestre sono stati contabilizzati 5,3 milioni di posti di lavoro, il 3,2% in più dello stesso periodo del 2021, per un totale di 4,1 milioni di equivalenti a tempo pieno (pure +3,2%). Concretamente nel nostro cantone gli impieghi (a tempo pieno e parziale) sono 242'000, di cui 50'000 nell'industria e nella costruzione, nonché 192'000 nei servizi.

Mai così tanti dal 1991 - La progressione di 164'000 impieghi sull'arco dell'anno rappresenta l'incremento più forte da quando vengono rilevati questo tipo di dati, cioè dal 1991, osserva l'UST, in un comunicato odierno. La crescita ha interessato sia il settore secondario dell'industria e delle costruzioni (+2,2% +23'000) che quello dei servizi (+3,4%, +140'000). L'occupazione è aumentata anche nel confronto con i primi tre mesi dell'anno: +0,7% al netto degli effetti stagionali.

A livello di singoli settori e tornando alle variazioni su base annua va sottolineata la forte crescita nel ramo alberghiero e della ristorazione (+17,3%, +37'000); il comparto non ha però ancora raggiunto i livelli pre-pandemici, vi è ancora un ammanco di 11'000 posti rispetto al primo semestre 2019.

Dinamismo è stato mostrato anche dai segmenti trasporti e comunicazione (+4,0%), sanità (+3,7%) servizi alle imprese (+2,4%), attività manifatturiere (+2,2%), finanza e assicurazioni (+2,1%), costruzioni (+2,0%) e istruzione (+1,9%). Più contenuta è stata invece la crescita nel commercio (+0,7%).

Una tendenza nazionale - Nell'ottica regionale, dappertutto l'occupazione cresce, con tassi che vanno dal +2,4% della Svizzera nordoccidentale e dell'Espace Mittelland al +4,3% della Svizzera centrale. La Svizzera Orientale, che comprende i Grigioni, mette a referto +3,4%. Concretamente da Airolo a Chiasso gli impieghi (a tempo pieno e parziale) sono 242'000, di cui 50'000 nell'industria e nella costruzione, nonché 192'000 nei servizi.

Tornando a livello nazionale, nel secondo trimestre si contavano 128'000 posti liberi, 39'000 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+45,5%). Il tasso rispetto al totale è del 2,3%. Stando all'UST le difficoltà nel reclutamento di personale qualificato sono fortemente aumentate rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, in particolare nel ramo delle attività manifatturiere.

Nel suo barometro dell'impiego pubblicato oggi l'UST getta anche uno sguardo al futuro. Le imprese che intendono mantenere stabili il proprio organico nel trimestre successivo rappresentano il 68,9% dell'occupazione totale (contro il 71,7% del secondo trimestre 2021), quelle che al contrario prevedono di aumentare gli effettivi erano all'origine del 15,9% degli impieghi (12,2% nello stesso periodo dell'anno scorso) e quelle che pensano di ridurli il 2,6% (3,2%). 
 

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COMMENTI
 

M70 1 anno fa su tio
@Brissago. si vergogni a fare queste affermazioni! lavorano solo i frontalieri e si tolga le fette di salame sugli occhi! ticinesi con tanto di diploma e voglia di lavorare sono a casa!

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a M70
Bisognerebbe avere meno pretese, le regole del mercato la politica le può solo regolamentare e controllare, ma fino ad un certo punto. Io dico sempre ai miei dipendenti che potrei elargire stipendi dai diecimila in su ma poi l’impresa va a rotoli, e quindi come facciamo? O ci lamentiamo o ci adeguiamo, dobbiamo farci bastare quello che il convento passa, non è colpa di nessuno, se ne faccia una ragione.

Brissago 1 anno fa su tio
Non lavora solo chi non ha voglia di lavorare.
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