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SVIZZERACi sono due Gioconde e la più giovane è svizzera

21.06.22 - 12:08
È quanto afferma nel suo nuovo libro Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei beni culturali
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Fonte ats
Ci sono due Gioconde e la più giovane è svizzera
È quanto afferma nel suo nuovo libro Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei beni culturali
L'esperto si appoggia a uno studio di Carlo Pedretti, massimo esperto di Leonardo da Vinci

BERNA - «Esiste una Gioconda di Leonardo da Vinci più giovane, con le colonne laterali e dal sorriso malinconico. Il dipinto, proprietà di una collezione privata, attualmente dovrebbe trovarsi nel caveau di una banca in Svizzera.» È quanto sostiene Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni culturali, nel suo nuovo libro "La prima Gioconda di Leonardo più giovane e più bella", in uscita da Armando Editore.

Partendo da uno studio compiuto dal professore Carlo Pedretti (1928-2018), considerato il massimo esperto di Leonardo da Vinci della seconda metà del XX secolo, Vinceti ha compiuto un'articolata ricerca storica da cui sono emerse nuove ipotesi inerenti la realizzazione di due Gioconde da parte di Leonardo, la prima delle quali più giovane rispetto a quella celeberrima del Louvre di Parigi. Nel 1960 Pedretti realizzò una ricerca inerente il ritrovamento di un disegno preparatorio sotto un dipinto di El Greco di proprietà del famoso collezionista Paul Arthur Chéramy di Parigi. Quel disegno sottostante raffigurava una Gioconda più giovane, con le colonne e dal sorriso malinconico: con un complesso procedimento, quel disegno fu trasferimento in seguito su una tavola. L'indagine, riportata in un libretto di cui esistono pochissime copie, si concludeva con l'ipotesi che si trattasse di uno studio preparatorio della Gioconda del Louvre.

Vinceti ha incrociato nuovi ritrovamenti come l'indagine recente del Louvre condotta con sofisticate strumentazioni scientifiche non invasive, che ha fatto emergere una prima stratificazione che mostra un modella con un sorriso malinconico. «Si tratta di un segno importante che evidenzia la similitudine fra uno studio preparatorio e l'inizio della Gioconda del Louvre - afferma Vinceti. Sono state individuate anche due Gioconde con colonne presenti negli Stati Uniti e attribuite ai due allievi prediletti di Leonardo, Gian Giacomo Caprotti detto il Salai e Francesco Melzi».

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