L’incoerenza di Stefano Dias

Xavier Daniel, segretario cantonale OCST
Con la presente, l'OCST intende rispondere alla presa di posizione del signor Dias, presidente dei verdi liberali Ticino. Sostanzialmente, Dias sostiene a spada tratta l’iniqua riforma della LPP e, non avendo argomenti che possano essere posti a sostegno di questa riforma che andrà ad impoverire tutte e tutti gli assicurati alla LPP, attacca il nostro sindacato per avere, secondo lui, sostenuto l’abbassamento dell’aliquota di conversione dell’IPCT.
Caro Presidente, ha capito male la questione: il 9 giugno i sindacati sono riusciti a difendere le rendite degli affiliati IPCT, convincendo la popolazione a votare delle misure di compensazione per impattare un’ingiusta riduzione dell’aliquota di conversione provocata dal mancato finanziamento del capitale IPCT da parte del Cantone (il datore di lavoro) e imposta dall’autorità di vigilanza federale. IPCT, a differenza degli istituti previdenziali privati, non genera alcun profitto, anzi, al fine di garantire i vecchi regimi pensionistici, IPCT si trova in una situazione finanziaria molto difficile. Ecco perché, signor Dias, nostro malgrado e dopo avere esaurito tutte le possibilità, i sindacati hanno sostenuto le misure di compensazione votate il 9 giugno.
Come abbiamo avuto modo di dire spesso, OCST non condivide nessun interesse finanziario o personale con le istituzioni previdenziali. Contestiamo, con coerenza, una riforma inutile e che ingrassa ulteriormente le casse pensioni private. Sostenere la riforma LPP vuol dire peggiorare l’intero panorama pensionistico svizzero e continuare ad accettare che degli istituti privati si arricchiscano sfruttando il nostro welfare state… E chi sarebbe l’incoerente?




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