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ROCCO VITALE"Per altri 100 anni di Centovallina al servizio del pubblico"

26.03.24 - 06:53
La petizione per preservare le stazioni ferroviarie tra Locarno e Camedo ha raccolto quasi 1.500 firme
RoccoVitale
Fonte ROCCO VITALE
"Per altri 100 anni di Centovallina al servizio del pubblico"
La petizione per preservare le stazioni ferroviarie tra Locarno e Camedo ha raccolto quasi 1.500 firme

CENTOVALLI - Lanciata una settimana fa da due utenti regolari della Centovallina, la petizione intitolata "Per altri 100 anni di Centovallina al servizio del pubblico" e indirizzata a Gran Consiglio e Consiglio di Stato Ticinesi ha sfiorato le 1.500 firme.

La richiesta avanzata è che le FART (Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi) rivalutino l'intenzione di stravolgimento totale delle stazioni ferroviarie tra Locarno e Camedo. In particolare, si auspica che il lodevole obiettivo dell'abbattimento delle barriere architettoniche venga coniugato con l'ottimizzazione funzionale dell'infrastruttura e la valorizzazione del territorio.

I firmatari reputano che il cambiamento radicale dimostrato dai piani pubblicati dalle FART e dalle realizzazioni di Verscio e Camedo non sia solo in contrasto con il paesaggio, ma anche disfunzionale alle esigenze pratiche di viaggiatrici e viaggiatori. 

La ristrutturazione e manutenzione delle stazioni esistenti, d'altra parte, rinvigorirebbe l’identità culturale, nonché l’economia locale. Rafforzato sarebbe inoltre non solo l'apprezzamento dell'utenza locale, come dimostra il rapido incremento delle firme in seno alla popolazione ticinese, ma anche l'attrattività turistica della Centovallina (definita "treno del mese" secondo il prestigioso periodico britannico "Guardian" nell'edizione di gennaio) e, in definitiva, del nostro Cantone.

La petizione verrà ora tradotta in francese e tedesco per sensibilizzare i frequenti visitatori d'oltralpe al deturpamento in atto. La raccolta prosegue con l’obiettivo di superare le duemila firme – che verranno consegnate in Cancelleria cantonale a breve.

I promotori Simona Procacci e Rocco Vitale sperano che il Cantone, in veste di azionista di maggioranza delle FART, prenda sul serio le preoccupazioni dell’utenza ferroviaria. L’auspicio è che Gran Consiglio e Consiglio di Stato mobilitino i loro poteri per salvaguardare le stazioni ancora intatte e trovare soluzioni efficaci laddove i progetti delle FART sono già stati realizzati.

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