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AMALIA MIRANTEPMI: Sorpresa amara nell'uovo di Pasqua

20.04.23 - 15:17
Amalia Mirante, deputata eletta al Gran consiglio con" Avanti con Ticino & Lavoro".
Amalia Mirante
PMI: Sorpresa amara nell'uovo di Pasqua
Amalia Mirante, deputata eletta al Gran consiglio con" Avanti con Ticino & Lavoro".

Le piccole e medie imprese (PMI) hanno trovato una sorpresa spiacevole nell'uovo di Pasqua: il Consiglio Federale alza i tassi d'interesse sui crediti COVID-19, a un livello compreso tra l'1.5% e il 2%. Le condizioni economiche sono mutate in questo periodo ma ciò non giustifica pienamente questa scelta, che potrebbe causare problemi aggiuntivi alle PMI, in particolare nel Cantone Ticino.

Il governo federale giustifica la scelta essenzialmente in tre modi. Primo: mantenere bassi i tassi d'interesse causerebbe una distorsione del mercato, favorendo le aziende che si sono indebitate nel 2020 rispetto a quelle attuali. È un’argomentazione debole: i crediti COVID-19 sono stati erogati in un momento emergenziale globale per fornire liquidità alle aziende durante il lockdown. Ciò rende inappropriati i confronti con la situazione attuale. Sarebbe come dire che chi ha bloccato un’ipoteca a un tasso fisso basso oggi debba pagare di più. La seconda giustificazione è più stravagante e anche un po’ paternalista. A detta del Consiglio Federale mantenere bassi tassi d'interesse incentiverebbe le aziende a prolungare il proprio indebitamento. Anche in questo caso forse il Consiglio Federale dimentica che proprio per evitare problemi aggiuntivi legati alla restituzione del credito, allora erano stati decisi tempi piuttosto comodi.

Infine, il Consiglio Federale cita la necessità di coprire i costi di gestione delle banche. Questa motivazione appare alquanto inopportuna, almeno a livello di tempistiche, alla luce del recente mega intervento a favore di UBS nella vicenda del Credit Suisse.

Siamo consapevoli che l'inflazione ha determinato l'aumento dei tassi d'interesse, ma perché il Consiglio Federale non ha posticipato di un anno questa decisione, soprattutto considerando gli incrementi dei costi che le aziende devono affrontare, come quelli energetici, degli affitti e dei tassi d'interesse sui crediti ipotecari?

La situazione è ancora più difficile per le aziende nel Cantone Ticino. Nel 2020 sono stati attivati oltre 12.500 crediti Covid-19 (9.1% del totale nazionale) per un totale di 1,4 miliardi di franchi (8.1% del totale). E questo non perché in Ticino siamo meno bravi a fare azienda ma perché le condizioni strutturali e concorrenziali sono diverse rispetto al resto della Svizzera. E a suo tempo lo era stata anche l’incidenza del Covid.

In tutto questo cosa fa la politica? Tace, almeno per ora. Nessuno che ha sollevato quesiti, critiche o anche solo perplessità per questa decisione. Ciò fa sorgere il dubbio, giustificato, che delle piccole e medie imprese molti politici si preoccupino solo in periodo di campagna elettorale. Purtroppo, i problemi e le sfide che le PMI devono affrontare non vanno in pausa per quattro anni, attendendo che la politica torni a occuparsi di loro.

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COMMENTI
 

F/A-19 11 mesi fa su tio
Cioè, de questa cosa è vera nessuno a parte la mirante si è degnato di farla conoscere e qui ancora una volta mi domando cosa cavolo ci stanno a fare i nostri politici, giornali e televisione? Eppure è una notizia parecchio importante!

vulpus 11 mesi fa su tio
Il governo cerca di fare la cresta ai crediti Covid. Brava la signora Mirante che segnala e attira l'attenzione su questa anomalia. Peccato che ci manca anche un consigliere agli stati, che potrebbe contribuire a portare la questione nei grandi consessi. Stranamente i politici nostrano non hanno detto nulla, non si sono accorti, forse troppo presi a dilaniarsi per un seggio in più o in meno nelle commissioni governative.

Granzio 11 mesi fa su tio
Amalia a Berna SUBITO !! 💪💪💪

dan007 11 mesi fa su tio
Sono un grande Sostenitore di Amalia mi piace la sua analisi che condivido pienamente su tutti i fronti

Pianeta Terra 11 mesi fa su tio
Io quasi quasi chiudo baracca, pianto li tutti in diso , faccio un bel fallimento coi soldi come fanno tanti bei padroncini targati azzurro…. E riapro …. Ma per fortuna NO!! Però cara la mia Berna è ora di mocarla giu di tartassarci!!

Baxy91 11 mesi fa su tio
Il tasso di riferimento fa stato sia per i creditori che per i debitori.. se vuoi attirare investimenti nello Stato, allora aumenti il tasso di riferimento.. siamo in una concorrenza e America l’aveva già alzato da molto prima ed è sempre stato così. Se la FED decide di aumentare il tasso di riferimento, di conseguenza BCE e BNS prima o poi dovranno farlo. Gli investimenti che arrivano a meno è lo Stato che deve provvedere a tappare il buco e ad un certo punto è troppo caro per lo Stato. Deve aumentare il tasso.

Voilà 11 mesi fa su tio
qual è il tasso applicato ai crediti per l'Ucraina?

Barbiere 11 mesi fa su tio
Risposta a Voilà
Tu pensi al tasso? A parer mio manco il credito rivediamo, altro che il tasso!

Gimmi 11 mesi fa su tio
Brava !ben detto!
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