Cerca e trova immobili

Tiziano Galeazzi1515 "Ex Clade Salus" non ci ha insegnato nulla

23.02.23 - 15:37
Tiziano Galeazzi Deputato uscente, candidato nr 13/lista UDC 11
Tiziano Galeazzi
1515 "Ex Clade Salus" non ci ha insegnato nulla
Tiziano Galeazzi Deputato uscente, candidato nr 13/lista UDC 11

TIZIANO GALEAZZI - Estratto dall'enciclopedia Treccani che cita: 
La neutralità – nella sua complessa concettualizzazione – è parte integrante della storia elvetica e valore radicato nella coscienza dei cittadini svizzeri. Tale principio affonderebbe le sue radici nella battaglia di Marignano del 1515 ma è nel Congresso di Vienna della Restaurazione post-napoleonica che esso trova un’esplicita statuizione anche a livello internazionale, allorché si riconosce che «la neutralità e l’inviolabilità della Svizzera e la sua indipendenza da qualsiasi influenza straniera sono nell’interesse di tutta l’Europa».

È dal 1515 che se ne parla, per noi svizzeri essere neutrali significa molte cose, tra cui molte interpretazioni ma pur sempre chiare e cristalline. Tenersi fuori dai conflitti armati e non partecipare direttamente o indirettamente ad alimentare questi conflitti. Inoltre dopo la battaglia di Solferino nel 1859, con il nostro Henry Dunant nasce pure la Croce Rossa e poi internazionale che ancora oggi trova sede a Ginevra. Questo dunque non impedisce al nostro Paese di prestare aiuto umanitario in situazioni di guerra. La neutralità elvetica risale al lontano 1516, quando a un anno di distanza dalla battaglia dei Giganti – l’ultimo conflitto armato combattuto dalle truppe della Confederazione dei XIII e conclusosi con una cocente sconfitta a opera dell’esercito francese – la Svizzera stipulò con Francesco I° re di Francia un trattato di pace destinato a fare scuola. Per questo motivo, per la nostra storia, la neutralità della Svizzera non va assolutamente negoziata. Dobbiamo rimanere quindi uniti, fermi e immuni a continue lusinghe da parte di coloro che le guerre le alimentano.  Paesi abituati a far danni in tutto il mondo e a Istituzioni internazionali  che per una ragione o l'altra assecondano i belligeranti.  Leggendo la cronaca di questi giorni ho paura anche per quanto riguarda gli armamenti: guardiamoci bene nell’esportare, anche se indirettamente, qualsivoglia arma. Perderemmo in un solo gesto tutto quello che siamo stati e tutto quello che abbiamo fatto per il bene della nostra nazione, cancellando Marignano. 

 Visto che ci consideriamo un paese altamente umanitario (a geometria variabile per taluni intellettuali e politici di parte), dimostriamo allora di esserlo con i fatti, non con le parole. Se proprio vogliamo dirla tutta, a questo punto dobbiamo poter accogliere provvisoriamente persone che provengono dalla Russia, non intenzionate ad imbracciare un fucile per andare ad uccidere o farsi uccidere.  Ma questa prerogativa pare non sia accettata da Berna e questo è semplicemente scandaloso. Non possiamo fare questa distinzione se siamo un Paese veramente neutrale o sbaglio? Vorrebbe significare, come sul discorso della neutralità, che a dipendenza delle circostanze, degli interessi economici e politici, indirizziamo la prua della nostra barchetta rossocrociata.

      

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

gigipippa 1 anno fa su tio
Sono stupito in bene e devo dire che devo ricredermi sul giudizio che mi ero fatto su Galeazzi. I concetto è espresso molto chiaramente, e ben comprensibile per tutti.

Granzio 1 anno fa su tio
Risposta a gigipippa
Vero ! Si legge tutto d'un fiato ..... prima di coricarsi

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Mi sono sempre domandato perché persone cosi acculturate non SIEDONO a BERNA ??? Mentre altri INNUTILI vi sono ? Cari lettori e lettrici quanto espresso sopra È SVIZZERA

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
il resto dei commenti sparsi qua e là in realzione alla guerra in Ucraina e/o contro i Russi sono talmente lontani dall'essere PATRIOTA E SVIZZERO ma Svizzero fino al midollo che andrebbero indagate le persone che li scrivono per essere ESPULSE dal nostro paese NEUTRALE fino alla morte. Ho giurato davanti alla bandiera e MAI rinuncerò alla NEUTRALITÀ

Core_88 1 anno fa su tio
Non si capisce se è un post a pagamento

vulpus 1 anno fa su tio
Risposta a Core_88
Probabilmente è un salto in avanti per cercare visibilità. L'argomento è come il dentifricio,ce se ne riempie la bocca più volte al giorno, ma poi non sei cosciente se abbia un beneficio o un risultato. La definizione di neutralità , è di per sè dal tempo di Napoleone non più rispettatta. Una Svizzera indipendente da qualsiasi influenza straniera sarebbe già sparita da almeno da oltre 500 anni. E quì sorge il busillis: l'interpretazione. E allora quì ci stà di tutto, ai distinguo, in campo economico, sociale, come pure nel campo delle guerre, che in questo momento crea il maggior prurriginito.Sull'accoglienza dei russi, vien da sorridere, pensando come questi signori ne approfittano per inviare e piazzare i loro messi per influenzare dcisioni, per creare conflitti , per piazzare spie. Le armi: balza all'occhio per alcuni che la neutralità siano le questioni legate alle armi. Ma la Svizzera è un crocevia di materiali prodotti , venduti, commercializzati, che venggono utilizzati durante una guerra. E allora non sarebbe tempo e ora , di non più sprecare energie a parlarsi addosso su questa definizione e esser partecipi di una lotta a difesa delle nostre democrazie? E questo non in funzione dei Leoipard o affini: avere il coraggio di rinunciare a beni e collaborazioni con chi ha aggredito un popolo inerme , invece che aver paura di scattivare la Russia e ( e non il popolo russo) temere di perdere i lauti affari , di cui siamo maestri a dissimulare.
NOTIZIE PIÙ LETTE