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ATISPiena solidarietà al presidente Maurizio Binaghi

07.02.23 - 21:30
Per il Comitato dell’ATIS: Massimo Chiaruttini
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Piena solidarietà al presidente Maurizio Binaghi
Per il Comitato dell’ATIS: Massimo Chiaruttini

BELLINZONA - L’ATIS, Associazione Ticinese Insegnanti di storia, ha preso atto del comunicato redatto dalla Gioventù Comunista ticinese e pubblicato sul sito online del partito il 5 febbraio 2023, intitolato “Stop alla propaganda liberal-atlantista in TV e nelle scuole”, ed esprime piena solidarietà al suo presidente Maurizio Binaghi per l’indegno attacco alla sua persona e per la messa in dubbio della sua serietà professionale.

L’ATIS non ritiene né utile né opportuno rispondere puntualmente a ciascuna delle critiche rivolte dalla Gioventù Comunista al suo presidente Binaghi, né intende controbattere con gli stessi toni alla sterile e faziosa propaganda ideologica di cui è intriso il suddetto comunicato. Si limita a constatare come gli attacchi di cui la nostra associazione è stata oggetto nei suoi vent’anni di attività siano sempre e solo giunti da gruppi politici o movimenti d’opinione a cui ha dato fastidio, come in questo caso, proprio l’approccio deontologicamente e scientificamente corretto di cui l’ATIS si è da sempre fatta promotrice.

L’ATIS si limita qui a invitare i membri e i simpatizzanti della Gioventù Comunista a visionare gli interventi degli e delle storiche che sono intervenuti alla Giornata della memoria presso il Liceo cantonale di Lugano 1 lo scorso 1 febbraio, interventi presto disponibili in versione integrale sul sito della nostra Associazione, e li invita a giudicare con onestà intellettuale se si possa rimproverare a qualcuno degli ospiti imprecisioni storiografiche nel presentare agli studenti e alle studentesse i fenomeni storici di cui si sono occupati.

Esprime inoltre profondo rammarico per il fatto che chi ha redatto il comunicato della Gioventù Comunista non si sia dato la pena di assistere alla proiezione del film BABI YAR. CONTEXT organizzata al LUX Art House di Massagno dalla nostra associazione a margine della commemorazione della Giornata della memoria il 31 gennaio scorso: avrebbe potuto apprezzare gli interventi della professoressa Antonella Salomoni che, presentando il film, ha saputo contestualizzare gli eventi oggetto del documentario in maniera rigorosa e completa, accennando anche alla figura e al ruolo di Bandera così come al fenomeno del collaborazionismo di una parte della popolazione ucraina; un approccio storiografico che ha proposto anche in occasione dell’incontro con gli studenti e le studentesse del Liceo Lugano 1 il giorno seguente.

In conclusione, l’ATIS prende atto con non poca sorpresa di come anche la Gioventù Comunista ticinese abbia fatto propria (con due anni e mezzo di ritardo) la campagna promossa nel 2020 dai Giovani UDC denominata “Scuole libere”, che invitava gli studenti a ricorrere al metodo delatorio allo scopo di denunciare ai vertici del loro movimento i docenti di storia sospettati di propagandare idee politiche contrarie a quelle professate dal loro partito.

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