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CANTONELe odissee contemporanee tra razzismo e guerra, sotto gli occhi dell'Ulysses

02.03.22 - 17:30
Presentato il programma dell'edizione 2022 dell'evento, in programma tra il Monte Verità e il PalaCinema di Locarno
EVENTI LETTERARI MONTE VERITÀ
Le odissee contemporanee tra razzismo e guerra, sotto gli occhi dell'Ulysses
Presentato il programma dell'edizione 2022 dell'evento, in programma tra il Monte Verità e il PalaCinema di Locarno

LOCARNO - È stato presentato il programma dell’edizione 2022 degli Eventi letterari Monte Verità, che si terrà da giovedì 7 a domenica 10 aprile al Monte Verità di Ascona e al PalaCinema di Locarno. Un'edizione incentrata su "Le nostre odissee", a partire dal capolavoro di James Joyce "Ulysses" che compie 100 anni e fino alle tragedie che stanno agitando il presente.

Venerdì 8Della serata di apertura del 7 aprile e dei suoi ospiti, Yasmina Khadra e Gad Lerner, abbiamo già parlato. Gli incontri proseguiranno venerdì 8 aprile al Monte Verità con un appuntamento tutto dedicato alla poesia: Laura Accerboni, Prisca Agustoni, Alberto Nessi, Fabio Pusterla e Anna Ruchat leggeranno al pubblico della “collina delle utopie” un loro testo inedito, ispirato a un frammento dell’Ulisse di Joyce. Successivamente, gli spettatori degli Eventi letterari si immergeranno, sotto la guida della scrittrice svizzera Noëmi Lerch, nel microcosmo dei paesi alpini, territori solo apparentemente lontani dal cuore della contemporaneità.

Il pittore e disegnatore Tullio Pericoli introdurrà il pubblico alle “avventure del pennello”, interrogandosi sui percorsi dell’invenzione artistica: quali sono le vie misteriose dell’ispirazione, e quali i luoghi in cui ha origine l’idea di un paesaggio? A chiudere la giornata di venerdì sarà Maylis de Kerangal, autrice del fortunatissimo Riparare i viventi: la scrittrice francese illustrerà la sua visione della letteratura come chiave per avvicinare il confine tra tenebre e luce, per sondare i limiti dell’esistenza e narrare i naufragi del nostro tempo (da Lampedusa fino al mondo del precariato giovanile).
 
Sabato 9 - Nella mattinata di sabato 9 aprile avrà luogo la cerimonia di consegna del Premio Enrico Filippini, che mira a valorizzare le iniziative e gli attori del mondo dell’editoria che più si segnalano per il loro coraggio, la loro creatività e il loro spirito innovativo. Il premio 2022 verrà conferito, come annunciato, a Philipp Keel e alla sua Diogenes, una delle maggiori case editrici indipendenti di narrativa in Europa.

Il sabato pomeriggio, sempre nella cornice del Monte Verità, Lilian Thuram, ex calciatore originario della Guadalupa, oggi scrittore e attivista, inviterà il pubblico a riflettere sul peso che il razzismo esercita nella nostra società. Più tardi, al centro dell’attenzione verranno posti la storia di Israele e il potere dirompente dei sentimenti, ingredienti principali dell’ultimo romanzo della scrittrice israeliana Zeruya Shalev. La conclusione del pomeriggio sarà affidata a Raffaella Romagnolo e alla sua passione per le piccole epopee individuali che si nascondono fra le pieghe dei grandi eventi storici, come quella di Antonio, l’orfano semicieco che, nel suo ultimo libro, attraversa gli anni fra l’Unità d’Italia e la Prima Guerra Mondiale, inseguendo gli affetti e una sorprendente vocazione.

La serata di sabato propone un’esplorazione della storia recente della Germania, che è al centro dei popolari romanzi di Bernhard Schlink. Giurista stimato e professore di diritto, Schlink è diventato, dopo la pubblicazione del bestseller internazionale Il lettore, uno degli scrittori tedeschi più famosi nel mondo. Al centro dell’incontro, uno dei suoi romanzi più recenti, Die Enkelin: la vicenda di una coppia – lei della Germania Est, lui della Germania Ovest – in cui la storia rimossa che i due hanno alle loro spalle sviluppa una forza distruttiva.

Domenica 10 - A inaugurare la giornata di domenica 10 aprile, al Monte Verità, sarà il romanziere Uwe Timm: straordinario etnologo della vita quotidiana, Timm racconterà come la catastrofe della Seconda Guerra Mondiale, il movimento studentesco, la ricerca di nuovi modi di vita da parte degli emigranti tedeschi o il desiderio di utopie possano rapidamente trasformarsi in odissee. Il secondo appuntamento in programma porterà il pubblico dalla Germania all’Italia, passando per l’Antica Grecia: insieme a Luciano Canfora, storico e filologo fra i più in vista del nostro tempo, gli spettatori ripercorreranno la storia di Ulisse dalle pagine di Omero al XXVI canto dell’Inferno dantesco, dove l’eroe si fa incarnazione delle inquietudini filosofiche e teologiche del poeta fiorentino. Chiuderà la decima edizione degli Eventi letterari, al PalaCinema di Locarno, un ospite d’eccezione, la cui identità verrà presto rivelata.
 
I giovani ospiti - Come tradizione vuole, protagonisti degli Eventi letterari non saranno solo gli autori, ma anche i giovani: con “Le nostre odissee” la manifestazione letteraria asconese desidera, infatti, moltiplicare le occasioni d’incontro fra scrittori e ragazzi nelle scuole di ogni grado. Come nelle ultime edizioni, si terrà il laboratorio creativo di scrittura e animazione teatrale curato da Roberto Piumini e Maria Pia Mazza, che sfocerà in uno spettacolo aperto al pubblico, in programma domenica pomeriggio al Collegio Papio di Ascona.
 
Anche quest’anno, infine, gli Eventi letterari Monte Verità prevedono una serie di “tappe di avvicinamento” al Festival. Il 10 marzo alla Biblioteca Cantonale di Lugano, insieme a Paolo D’Achille, Francesco Sabatini, Isabella Visetti e Stefano Vassere, si discuterà della nuova edizione della Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti di Gerhard Rohlfs. Il 23 marzo alla Biblioteca Popolare di Ascona, e il 24 marzo alla Filanda di Mendrisio, lo scrittore svizzero Pascal Janovjak parlerà del suo romanzo Lo zoo di Roma. Il 6 aprile, infine, la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana ospiterà un incontro dedicato alla “guida ideale” di questa decima edizione degli Eventi letterari: Alessandro Ceni, ultimo traduttore italiano dell’Ulysses, parlerà, insieme a Massimo Gezzi, del capolavoro di James Joyce a cento anni dalla pubblicazione. 

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