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BASILEA«Si è seduto di fronte a me e ha cominciato a toccarsi nelle zone intime»

21.04.23 - 23:30
La testimonianza di una donna che da lunedì sera ha paura di prendere il treno da sola. E quelle di molte altre che non hanno trovato aiuto
Foto lettore - 20Minuten
Fonte 20Minuten - G.D.
«Si è seduto di fronte a me e ha cominciato a toccarsi nelle zone intime»
La testimonianza di una donna che da lunedì sera ha paura di prendere il treno da sola. E quelle di molte altre che non hanno trovato aiuto

BASILEA - Prendere il treno. Di notte. Da sole. Per molte donne utilizzare i mezzi di trasporto pubblico una volta calato il sole può trasformarsi in un incubo. Specie se nel vagone o sul bus non c'è quasi nessuno. E trovare aiuto, stando ai racconti di alcune vittime di molestie sessuali, non è scontato.

«Non possiamo fare niente» - Intorno alle 21 di lunedì, una donna è salita sul treno che da Berna viaggiava verso Basilea. «Ero da sola. Poi, negli ultimi venti minuti di viaggio un uomo è venuto a sedersi di fronte a me. Questo nonostante tutti gli altri posti fossero vuoti. E ha cominciato a toccarsi nelle zone intime in modo inappropriato».

La donna, per paura di non essere creduta, ha cominciato a filmare quanto stava avvenendo. E il video (visionato da 20Minuten) mostra l'uomo che si tocca continuamente. «Ero scioccata ed estremamente a disagio. Mi sono alzata e sono andata in un altro compartimento. Ho cercato un controllore, ma non ho trovato nessuno».

Arrivata a Basilea ha fermato un controllore che stava scendendo da un altro treno e chiesto aiuto. Questi le ha detto di rivolgersi alla polizia.

L'ufficio della stazione ferroviaria però era già chiuso, perciò ha descritto a degli agenti di sicurezza presenti sul posto ciò che aveva appena vissuto. Per sentirsi rispondere: «Non possiamo fare niente». Una risposta che oggi la fa sentire estremamente insicura: «Non prenderò mai più un treno di sera da sola. Ho davvero paura».

Non un caso isolato - Esperienze come questa non sono da ritenersi casi isolati. Sempre 20Minuten ha raccolto le testimonianze di altre vittime di molestie sessuali in treni e stazioni.

Una donna racconta che un uomo l'ha seguita da fuori dalla stazione di Basilea fino al posto in cui si è seduta sul primo treno per Zurigo. Continuava a toccarle il braccio e la spalla. E sul treno avrebbe palpeggiato almeno un'altra donna. Quando la vittima ha chiesto aiuto al controllore, questi si è limitato a dire: «Non posso fare nulla, ha un biglietto valido».

Un'altra donna dice di aver visto su un treno un uomo masturbarsi. Ha chiamato la polizia e chiesto aiuto. Il poliziotto che le ha risposto ha chiesto - cinicamente - se doveva fermare il treno e se lei si sentiva «seriamente infastidita» dalla masturbazione dell'uomo. Tutte le donne che hanno parlato a 20Minuten affermano che né il personale del treno né la polizia possono aiutare più di tanto, e che in quei momenti si è davvero sole.

Ogni caso è di troppo - Interpellata, la portavoce Ffs Fabienne Wittwer spiega che «prendiamo molto sul serio vicende di questo tipo. Ogni caso del genere è uno di troppo».

I dipendenti, spiega, sono formati per affrontare situazioni difficili e ricevere supporto. Inoltre, tutti i treni regionali delle FFS e i nuovi treni a lunga percorrenza dispongono di uno o più pulsanti di emergenza in ogni carrozza all'ingresso. «Questo stabilirà un collegamento diretto con la polizia dei trasporti».

La portavoce delle Ffs raccomanda di informare immediatamente la polizia dei trasporti se non ci si sente sicuri o se si osservano comportamenti inadeguati. «Se disponibili, possono essere inviati agenti di polizia o dipendenti dei servizi di sicurezza per fermare l'autore», afferma Wittwer. In mancanza di personale di bordo sarà richiesta una pattuglia della Polizia Locale.

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