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GINEVRAPer le scene erotiche sul set è nata una nuova professione

01.02.22 - 12:20
Nel mondo cinematografico si sta diffondendo la figura del coordinatore d'intimità.
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Fonte ats
Per le scene erotiche sul set è nata una nuova professione
Nel mondo cinematografico si sta diffondendo la figura del coordinatore d'intimità.
Frutto dell'ondata #MeToo, questo mestiere è arrivato anche in Svizzera. «È responsabile dello svolgersi adeguato delle sequenze con contenuti erotici in modo di evitare gli abusi».

GINEVRA - Nuova professione nel mondo culturale: sui set delle produzioni cinematografiche e televisive ha fatto la sua comparsa il cosiddetto coordinatore d'intimità, cioè la persona che si occupa di gestire nel modo migliore le scene di sesso sul set.

L'addetto o l'addetta in questione è responsabile dello svolgersi adeguato delle sequenze con contenuti erotici, in modo da evitare ad esempio gli abusi, spiega la radio RTS in un servizio odierno sul tema. Si tratta di un mestiere ormai in voga anche in Svizzera che è uscito direttamente dall'ondata del movimento Me Too e che si è fatto conoscere sulla scia di vari scandali, a cominciare da quello legato al produttore americano Harvey Weinstein.

Allo stesso modo di quanto fa un coordinatore delle scene di azione o di combattimento, il consulente in intimità si occupa di momenti ben precisi e deve avere varie competenze: in psicologia, in sessuologia, ma anche in ambito legale. Il suo primo compito è quello di assicurarsi che gli attori siano consenzienti.

«Il rischio è che un mio collega o una mia collega mi tocchi in un punto del corpo che non è appropriato», spiega ai microfoni dell'emittente romanda Julia Effertz, attrice tedesca che svolge il ruolo in questione in produzioni elvetiche. In passato non vi erano dei protocolli chiari. L'idea era: «Sapete come ci si abbraccia, sapete come si fa sesso, quindi avanti, forza», spiega la 42enne. «Ma era sbagliato, sono stati superati molti limiti e vi sono state attrici ferite psicologicamente».

Ci sono poi le pretese dei registi. L'attrice vallesana Barbara Terpoorten ricorda che nei suoi 25 anni di carriera ha dovuto girare molte scene erotiche. «Non si vuole apparire come un'attrice complicata, quindi si risponde sì, sì, sì, poi una volta a casa o in auto si pensa: shit, ho fatto delle cose che non volevo», confida la 47enne a RTS.

Il consulente d'intimità non è comunque solo un difensore delle persone coinvolte: ha anche il compito di far funzionare a dovere le scene, che non sempre sono facili a realizzarsi. Una regista ginevrina racconta quanto successo durante la lavorazione del suo ultimo film. «L'attore si vergognava. L'attrice faceva di tutto per farlo stare a suo agio, è successo veramente il contrario di quello che ci si può aspettare in una situazione del genere, ma lui non ci riusciva. Io dicevo che non doveva dare l'impressione di accarezzare la partner, doveva fare un po' di più, cercavo di essere il più semplice possibile». L'attore era però «completamente bloccato e inoltre arrossiva». In questo ambito una persona che coordina le scene erotiche si rivela molto utile.

Il nuovo mestiere si sta diffondendo in Svizzera e negli altri paesi europei, anche se vi sono registi che oppongono resistenza perché considerano i nuovi venuti l'ennesimo prodotto del politicamente corretto in salsa anglosassone. Comunque l'emittente televisiva americana HBO, l'inglese BBC e l'operatore statunitense Netflix si rifiutano di girare pellicole senza un coordinatore di intimità. Netflix propone anche una formazione a chi vuole lanciarsi nel nuovo mestiere.

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COMMENTI
 

volabas56 2 anni fa su tio
Ci mancava proprio un moderno Torquemada.

marco17 2 anni fa su tio
Pagati per fare i guardoni: sentivamo tutti la mancanza di questa figura professionale. Se qualcuno non vuole girare scene di sesso, non lo fa, punto e basta. Il resto fa ridere.

seo56 2 anni fa su tio
Pagliacciate!!
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