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SVIZZERA / CANTONELa raccomandazione dell'Ufsp non fa l'unanimità tra le future mamme

24.09.21 - 12:36
Berna consiglia il vaccino a tutte le donne in dolce attesa a partire dalla dodicesima settimana di gravidanza.
Archivio Depositphotos (immagine illustrativa)
La raccomandazione dell'Ufsp non fa l'unanimità tra le future mamme
Berna consiglia il vaccino a tutte le donne in dolce attesa a partire dalla dodicesima settimana di gravidanza.
Cinque future mamme hanno raccontato perché hanno deciso di vaccinarsi, o perché preferiscono ancora attendere.

BELLINZONA - Donne in dolce attesa e vaccinazione. Dopo tante incertezze e tanti dubbi, l'Ufsp, una settimana fa, ha finalmente fatto chiarezza: la vaccinazione è raccomandata a tutte le donne in gestazione a partire dalla dodicesima settimana». «Recenti rilievi - spiegava nella conferenza stampa il Presidente della Commissione federale per le vaccinazioni Christoph Berger - hanno dimostrato che le donne incinte hanno un rischio maggiore, rispetto al normale cittadino, di sviluppare la malattia in maniera più grave». 

Parole queste che hanno messo sul chi vive diverse partorienti, che da un giorno all'altro si sono ritrovate con una decisione (in più) da prendere. Vaccinarsi o meno? C'è chi ha scelto di seguire alla lettera il consiglio degli esperti e si è subito vaccinata e chi, per vari motivi personali, ha deciso di attendere.

«Sono una sostenitrice del vaccino, ma avendo già fatto la malattia ed essendo in buona salute, ho deciso di aspettare fino a dopo il parto per farlo. Anche perché quando sono rimasta incinta - a marzo - non c'erano ancora indicazioni chiare sul tema», ci racconta L.G., una ragazza di 33 anni del Bellinzonese alla sua 29esima settimana di gravidanza. 

Ha fatto un'altra scelta Ramona, una svizzero-tedesca di 37 anni. «Già prima della gravidanza mi era chiaro che appena possibile mi sarei vaccinata, perché soffro di asma e sono diabetica», confida a 20 Minuten. La 37enne ha ricevuto la prima dose ad aprile, quando era alla 28esima settimana e la seconda alla 32esima. «Non ho avuto nessun effetto collaterale e i miei gemelli, nati alla 36esima settimana, presentavano gli anticorpi contro la malattia. E il loro livello ora, dopo tre mesi, è ancora alto». 

Dopo diversi dubbi, anche la 31enne Sibylle ha deciso di vaccinarsi e non si è pentita della sua scelta. «Ho fatto la mia prima puntura alla 31esima settimana. Non ho avuto effetti collaterali, se si eccettua un po' di male al braccio. Oggi sono completamente vaccinata e mi sento benissimo». 

Era ancora più dubbiosa, Nathalie, ragazza di 28 anni e alla diciottesima settimana di gravidanza. «Inizialmente le informazioni erano contraddittorie. Prima il vaccino era raccomandato solo per chi aveva malattie pre-esistenti, poi è arrivata la raccomandazione per tutte le donne incinte. Allora ho chiamato il mio ginecologo e gli ho espresso tutti i miei dubbi, soprattutto quelli su un eventuale aborto spontaneo causato dal vaccino. Lui mi ha rassicurato mostrandomi i dati degli Stati Uniti, dove su 200.000 donne a nessuna era successo qualcosa di negativo. Per questo e per il rischio d'infettarmi in maniera grave, ho deciso di vaccinarmi».

Non si sente invece ancora sicura D.S. di 29 anni. «Sono incinta da 20 settimana e non sono né vaccinata né guarita dalla malattia. Ho un buon sistema immunitario e raramente mi ammalo. Nell'ultimo anno e mezzo ho sempre seguito le misure alla lettera». D.S sottolinea di essere rimasta «confusa» dalle comunicazioni «discordanti» provenienti da Berna e quindi di non voler (per ora) vaccinarsi. «Non so se la vaccinazione avrà degli effetti sul mio bambino non ancora nato. Voglio proteggerlo. Per questo motivo non intendo farmi vaccinare, nemmeno dopo il parto».

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