«Carattere e forza mentale, ma il powerplay è stato insufficiente»

LUGANO - Sei punti su sei: sorpasso al Berna - castigato nel back to back - e quinto posto in classifica. Quello del Lugano, che ha vinto e ha fatto divertire - emozionante la rimonta della Cornèr Arena - è stato un weekend da incorniciare.

«A Berna abbiamo sofferto, ma in casa abbiamo imposto il nostro gioco - interviene l’attaccante Luca Fazzini - Siamo riusciti a ribaltare una partita che era diventata davvero complicata. Ci siamo presi altri tre punti pesanti. Forza mentale? Sì, gli Orsi concedono poco, ma nei momenti chiave siamo stati intelligenti e abbiamo sfruttato le nostre occasioni».

Entusiasta anche coach Gianinazzi.
«A livello di risultati possiamo essere estremamente soddisfatti. La classifica conta dopo 52 partite, ma è chiaro che è sempre bello stare il più in alto possibile. Queste due partite sono state diverse tra loro. A Berna abbiamo preso troppe penalità evitabili. In casa siamo stati molto più disciplinati. Gli accorgimenti hanno funzionato».

Il Lugano ha confermato una volta di più di essere un gruppo sano, con un buon mentale.
«L’ho detto anche ai ragazzi. Hanno avuto grande carattere e possiamo guardare al futuro con fiducia. Anche durante questa partita abbiamo superato delle avversità, riuscendo a risalire nel risultato, andando a mettergli grande pressione. Carr? In accordo con l’area medica era già programmato che nel weekend giocasse una sola partita».

Anche col coach le ultime battute sono dedicate al powerplay.
«Abbiamo vinto due partite esclusivamente in 5c5 ed è positivo. Vuol dire che il nostro gioco è solido. Questo però non vuol dire che non vogliamo migliorare in 5c4. Assolutamente. Non possiamo nasconderci, oggi non è stato sufficiente. Poi, quando le cose non funzionano, si innesca un meccanismo. Si inizia a parlarne e sale la pressione. Diventa ancora meno fluido e meno concreto. Oggi si è visto bene. In quei 4’ si è vista la scimmia aggrapparsi sulle spalle dei giocatori. Dopo è difficile toglierla. Dobbiamo scrollarcela di dosso e tornare alla "base", al powerplay che avevamo nel 2023 e che funzionava molto bene. Ci dobbiamo lavorare come gruppo per tornare a fare le cose semplici nel modo migliore».