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Ambrì ko, il derby va ancora una volta al Lugano

I bianconeri hanno vinto anche il secondo derby stagionale grazie al 3-2 rifilato ai cugini biancoblù.
Ti-press (Massimo Piccoli)
Ambrì ko, il derby va ancora una volta al Lugano
I bianconeri hanno vinto anche il secondo derby stagionale grazie al 3-2 rifilato ai cugini biancoblù.
Dopo aver subito la rimonta leventinese - da 2-0 a 2-2 - Morini ha segnato il game winning-goal. Per la truppa fi Cereda si tratta della sesta sconfitta consecutiva.
Hockey - LNA01.11.2022

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Lugano
3 - 2
Ambrì
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LUGANO -   Il Lugano aveva bisogno del cemento per costruire le sue fondamenta. L’Ambrì solo di una manciata di calce per stuccare qualche crepa apparsa nelle ultime partite. Il derby che arrivava nel mezzo dei lavori in corso, da ...

LUGANO -  

Il Lugano aveva bisogno del cemento per costruire le sue fondamenta. L’Ambrì solo di una manciata di calce per stuccare qualche crepa apparsa nelle ultime partite. Il derby che arrivava nel mezzo dei lavori in corso, da una parte e dall’altra del Ceneri, ha sorriso ai bianconeri. Nella prima stracantonale squisitamente ticinese anche in panchina infatti, Luca Gianinazzi ha sconfitto 3-2 Luca Cereda.

Per l’occasione, i due head coach nostrani ci hanno tenuto a tirare a lucido le loro formazioni apportando diversi cambi. Tra le fila dei bianconeri, Andersson ha scalzato Kaski in difesa. Sul fronte offensivo, Marco Müller ha agito all’ala nel terzo blocco – al fianco di Herburger e Fazzini – mentre Morini si è sistemato fra Josephs e Gerber, in quarta linea. La formazione leventinese invece si è presentata in casa dei cugini nuovamente con Virtanen e con un attacco rivisitato. Shore in sovrannumero, Chlapik al centro del primo blocco – fra Kneubuehler e Bürgler – e McMillan in mezzo a Zwerger e Trisconi in seconda linea.

Visto il momento delicato delle due compagini, in molti avevano definito quello odierno come il “derby della paura”. E in effetti, un po’ di timore è parso aleggiare in pista durante il primo periodo. L’accentuata accortezza nell’evitare di sbilanciarsi ha caratterizzato larghi frangenti della frazione iniziale. L’Ambrì si è avvicinato per primo a spezzare l’equilibrio, incocciando un palo con Heed al 4’. Poi digiuno di ghiotte occasioni fino a quella che ha effettivamente sbloccato la contesa. A ridosso della prima sirena, il Lugano ha tagliato il ghiaccio in diagonale partendo dalla sinistra con Fazzini, passando per Marco Müller, e trovando infine l’inserimento di Andersson. La staffilata partita dal bastone dello svedese ha freddato Juvonen per siglare l’1-0 bianconero (19’03”).

La vera doccia gelida l’Ambrì l’ha subita al rientro sul ghiaccio nel periodo centrale. Nemmeno il tempo di riprendere le ostilità, che Arcobello aveva già trovato il raddoppio, imbeccato da Granlund sugli sviluppi di un contrattacco (20’26”). Un uno-due a cavallo dell’intervallo che senza dubbio ha ferito i biancoblù, ma al contempo ha reso il match più dinamico. Da una parte chance per allungare – su tutte una disinnescata da Juvonen su Morini – dall’altra chance per accorciare, tra cui un tap-in di Pestoni che ha accarezzato la traversa.

Né gli uni né gli altri hanno però trovato la via del gol e si è dunque giunti all’ultima porzione di gara sul +2 bianconero. Il +2 si è presto trasformato in +1, dando il la a un tanto frenetico quanto avvincente finale di gara. Dimenticato dalla retroguardia sottocenerina, Virtanen ha inizialmente dimezzato il disavanzo (43’30”). Il complesso di Luca Cereda bramava il pareggio, ma per inseguirlo lasciava spazi invitanti per i contropiedi bianconeri. Si è aperta quindi una fase di ping pong prolungato – durante la quale McMillan ha pure colpito una traversa – con il disco che viaggiava da Juvonen a Koskinen nel giro di pochi secondi. Bürgler ha messo fine alle peripezie firmando il sigillo del 2-2 a 50’51”, aggirando abilmente la gabbia per eludere Koskinen prima di depositare in rete. Tutti gli sforzi profusi dai leventinesi per riacciuffare il pareggio sono stati resi vani appena 12” dopo la rete del numero 87. Il Lugano ha immediatamente rimesso avanti la testa, dando lo strappo decisivo all’incontro con il gol di Morini (51’03”). La banda di Luca Gianinazzi ha poi gestito egregiamente gli ultimi dieci minuti, regalando al suo head-coach la prima gioia assoluta nella stracantonale.

Venerdì i leventinesi saranno impegnati in un altro derby, quello del Gottardo, ospitando lo Zugo. Il Lugano invece sarà di scena a Kloten.

LUGANO - AMBRÌ 3-2 (1-0; 1-0; 1-2)

Reti: 19’03” Andersson (Ma. Müller, Fazzini) 1-0; 20’26” Arcobello (Granlund, Zanetti) 2-0; 43’30” Virtanen (Spacek) 2-1; 50’51” Bürgler (Chlapik) 2-2; 51’03” Morini (Josephs) 3-2.

LUGANO: Koskinen; Mi. Müller, Alatalo; Riva, Andersson; Guerra, Wolf; Villa; Granlund, Arcobello, Zanetti; Bennett, Thürkauf, Connolly; Ma. Müller, Herburger, Fazzini; Josephs, Morini, Gerber; Vedova.

AMBRÌ: Juvonen; I. Dotti, Heed; Burren, Virtanen; Fischer, Fohrler; Wüthrich, Zündel; Kneubuehler, Chlapik, Bürgler; Zwerger, McMillan, Trisconi; Hofer, Spacek, Pestoni; Marchand, Kostner, Grassi.

Penalità: 2x2' Lugano; 3x2' Ambrì.

Note: Cornèr Arena, 6’733 spettatori. Arbitri: Stricker, Urban; Schlegel, Cattaneo.

 

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Ultimo aggiornamento: 05.12.2025 12:24
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