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Il futuro sociale del Ticino in gioco: No all'ingiusta riforma fiscale!

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Il futuro sociale del Ticino in gioco: No all'ingiusta riforma fiscale!
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Il 9 giugno, il popolo ticinese sarà chiamato a prendere una decisione fondamentale per il futuro sociale del nostro cantone. Il governo propone una riforma fiscale che, sotto l'apparenza di adeguamenti necessari, nasconde uno squilibrio profondo e ...

Il 9 giugno, il popolo ticinese sarà chiamato a prendere una decisione fondamentale per il futuro sociale del nostro cantone. Il governo propone una riforma fiscale che, sotto l'apparenza di adeguamenti necessari, nasconde uno squilibrio profondo e ingiusto. La proposta di riduzione delle aliquote fiscali per i redditi più elevati rappresenta infatti un regalo ingiustificabile a chi non ne ha bisogno. A regime la riforma costerà 56 milioni di franchi all’anno al Cantone e 40 ai Comuni, motivo per cui numerosi comuni hanno già manifestato la propria contrarietà a riguardo.

In un contesto di crescente precarietà economica per molti, privilegiare i redditi più alti anziché mirare alla redistribuzione equa delle risorse è irresponsabile e dannoso. Questa riforma fiscale rappresenta un esercizio fondamentalmente iniquo a scapito della maggioranza delle famiglie, già alle prese con una perdita di potere d'acquisto e un aumento della disuguaglianza sociale e del precariato. La politica dovrebbe invece garantire sostegno a chi ne ha più bisogno e chiedere una tassazione proporzionata a chi può permetterselo.

È imperativo evitare ulteriori regali ai più ricchi a scapito dei servizi essenziali per tutti. Si tratta di sgravi fiscali che – lo ripetiamo – vanno a vantaggio esclusivo dei ricchi, non del tanto citato ceto medio: chi ha un imponibile inferiore a un salario netto mensile di almeno 30’000 franchi, non godrà alcuna riduzione: i veri beneficiari di questa riforma sono i 12 ticinesi pluri-milionari che complessivamente risparmierebbero quattro milioni di franchi all’anno (che mancheranno alla collettività!). La politica dei tagli nel sociale e degli sgravi fiscali per i ricchi è un circolo vizioso che danneggia la coesione sociale e l'equità.

È fondamentale fermare questa tendenza e sostenere misure che promuovano un'economia inclusiva e solidale. Il Partito Comunista, coerente con la sua posizione di equità fiscale, volta alla progressione dell’imposizione, si oppone fermamente all'idea di ancorare la nostra politica fiscale agli interessi di pochi ricchi Per evitare di accentuare le disuguaglianze sociali e proteggere il futuro del nostro cantone, alzate la voce e votate NO all'ingiusta riforma fiscale il 9 giugno!

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