Movimenti politici surrealisti


Domenico Zucchetti, membro comitato Verdi del Ticino.
Domenico Zucchetti, membro comitato Verdi del Ticino.
Jean Mirò, noto pittore dell'avanguardia surrealista, nel 1923 espresse la sua soddisfazione per essere finalmente riuscito a staccarsi dalla natura e a dipingere paesaggi che non rappresentavano più la realtà esterna.
Grazie ai moderni mezzi di comunicazione, oggi anche i movimenti politici possono andare molto facilmente oltre gli eventi reali e creare narrazioni alternative che meglio rispondono alle aspirazioni della gente. È un approccio molto allettante, in quanto l’elettore è sollevato dalla fatica, dalla responsabilità e dalle insidie che incombono su chi deve prendere decisioni.
Un esempio nostrano è la campagna per il “no” alla legge sul clima e sull’innovazione del prossimo 18 giugno, che dipinge un mondo immaginario, dove fra trent’anni si potrà ancora tranquillamente fare fronte ai bisogni energetici con energie fossili e con i prezzi di benzina, diesel e gas uguali a quelli odierni.
Un bel “petrolio su tela” dove tutto è perfetto, che non presenta alcuna problematica e dove ovviamente non c’è alcun bisogno di apportare miglioramenti. Sfortunatamente capita però che degli spiacevoli avvenimenti, come la guerra in Ucraina, possano filtrare e andare a macchiare il prezioso dipinto.
I movimenti politici surrealisti hanno però già delle soluzioni per eliminare queste fastidiose seccature; per esempio, sostituire i giornalisti e media che ancora si sentono in dovere o hanno l’obbligo di dare conto preciso di quello che succede, con algoritmi basati sull’intelligenza artificiale, più efficienti e meno costosi.
Domenico Zucchetti, membro comitato Verdi del Ticino






