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ROBERTA SOLDATIProdotti degli alpeggi, in via d’estinzione?

08.02.23 - 18:00
Roberta Soldati, deputata UDC in Gran Consiglio
Roberta Soldati
Prodotti degli alpeggi, in via d’estinzione?
Roberta Soldati, deputata UDC in Gran Consiglio

Negli scorsi mesi si è dibattuto molto sulla stampa della presenza del lupo nelle nostre regioni di montagna e non solo. In particolare, delle numerose predazioni avvenute ai danni delle greggi e dell’impotenza degli allevatori nel non poter contrastarlo con mezzi efficaci.

È noto a tutti che la legislazione che regola la presenza dei grandi predatori, in casu il lupo, è di esclusiva competenza federale e ahimè, anche grazie alla famosa Convenzione di Berna, negoziata in modo scellerato dalle autorità federali, senza tenere in debita considerazione le conseguenze nefaste che la diffusione del lupo avrebbe avuto nella nostra realtà, il margine di manovra concesso ai Cantoni è limitato.

Complice una certa corrente estremista, che sembra voler difendere a oltranza a spada tratta il predatore a scapito di capre e pecore, la legislazione federale fatica a essere adeguata. Se i funzionari federali avessero inserito nella Convenzione di Berna una riserva che avrebbe permesso alla Svizzera una maggiore libertà di manovra nella gestione del lupo, la situazione non sarebbe certo sfuggita di mano.

Ora il tema sembra essersi assopito, ma la stagione della pastorizia è alle porte e la politica non deve farsi trovare impreparata. È necessario dunque continuare il lavoro di sensibilizzazione e d'informazione, affinché la popolazione divenga consapevole dell’importante lavoro degli allevatori a favore di tutta la comunità.

La pastorizia sugli alpeggi è fondamentale, non solo per la tutela della biodiversità e per la produzione dei prodotti che ne derivano, quali il formaggio, ma anche per la conservazione del nostro territorio. Le greggi presenti sugli alpeggi permettono infatti di evitare il rimboschimento di queste zone, tanto apprezzate dal turismo di montagna sia indigeno che forestiero.
Come detto, quest’attività è messa in serio pericolo dalla convivenza imposta con il lupo ed esiste il forte rischio, se la prossima stagione sarà drammatica come quella precedente, che numerosi allevatori sfiduciati abbandonino definitivamente gli alpeggi o peggio ancora il settore primario.

Ciò costituirebbe un grave danno non solo per queste persone, che perderanno tutto, ma anche per tutta la collettività, che si vedrà costretta ad acquistare i prodotti dall’estero, senza sapere cosa contengano.

La prossima volta che sentiamo la voce o leggiamo gli appelli di richiesta di sostegno degli allevatori che vanno sugli alpeggi, prestiamo loro attenzione e sosteniamoli, poiché se loro cessano questa attività, difficilmente troveremo ancora sugli scaffali dei negozi i loro formaggi che ci piacciono tanto.

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