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TIZIANO GALEAZZIUn Natale difficile? Speranza nel futuro

21.12.22 - 10:04
di Tiziano Galeazzi, Municipale UDC a Lugano
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Un Natale difficile? Speranza nel futuro
di Tiziano Galeazzi, Municipale UDC a Lugano

LUGANO - Una pandemia, una guerra e ora una crisi energetica. Parliamo sempre di catastrofi. In questo Natale particolare mi piacerebbe diffondere un altro “contagio”: quello della speranza? I cittadini hanno bisogno di ricevere gesti di gentilezza, che aiutano a vivere, hanno bisogno di parole che infondano coraggio, hanno bisogno di fatti concreti per arrivare tranquilli a fine mese. Cerchiamo dunque di mantenere delle sane relazioni, portando serenità e ottimismo. Senza trasmettere ansie ingiustificate, ma anche senza illudere nessuno che non esista alcun pericolo.

In questa nuova realtà, a chi ha responsabilità a livello decisionale è richiesto di affrontare il presente: significa essere pronti a nuove prospettive, a cogliere i segnali che arrivano ogni giorno dalla società, a dare risposte. Di questo atteggiamento abbiamo tutti bisogno. Così questo Natale può aiutare anche a riallacciare legami nella comunità, a ritrovare ciò che ci unisce e che la crisi sta danneggiando: tra le persone, tra le varie fasce sociali, anche al di sopra delle diverse posizioni politiche.

Dobbiamo sforzarci, come politici, di capire cosa ci dicono le persone, specialmente coloro che portano in sé un carico di ansia e sfiducia nelle Istituzioni. E dobbiamo anche domandarci: cosa posso fare io per far ritrovare coraggio, speranza e pace al cittadino? Chi non devo assolutamente dimenticare in questo Natale 2022? Chi devo ringraziare in modo particolare? Chi ha bisogno di me? Sono domande che mi pongo per dovere civile e sociale verso quei ticinesi che sono sfiduciati. Vorrei dare loro un po’ di speranza nel futuro. In questa occasione auguro a tutti i cittadini di passare delle serene Feste.

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COMMENTI
 

Giangino 1 anno fa su tio
L’UDC che si spende per il ceto medio-basso 🤣🤣🤣 fa già ridere così

In dua a nem a finii 1 anno fa su tio
C'è veramente tanta ansia per il futuro e sempre più sfiducia nell'istituto . Ma non ascoltano, non gliene frega niente quello che ascoltano sono il Dio Soldo e far cassa su tutti i fronti . Umanità oggi è uguale a spremere e lasciarli a sé stessi soprattutto se si ha il senso del Dovere. Una tendenza la nostra società al rovescio, il giusto è sbagliato e viceversa. I diritti gli stranieri i doveri gli Svizzeri.

Se7en 1 anno fa su tio
… si certo sempre tante belle parole e pochi fatti concreti. Tanto per citare un esempio, agli over 50, non hanno bisogno di parole per arrivare a fine mese ma di un lavoro. Conosco tante persone che sono fermi al palo da diversi anni. Vengono licenziate per assumere frontalieri, vedi p.es. Il terziario, sono oltre 55’000 persone. Dato agghiacciante per un Cantone dove più dell’80% hanno tutti gli studi e diplomi proprio nel terziario. In questo Cantone è uno schifo e anziché bloccare il rilascio dei permessi G, vengono emessi quotidianamente come il pane. Cari politici svegliatevi perché i cittadini ne hanno piene le scatole delle parole, agite e reagite una volta per tutte nel voler cambiare una situazione disastrata da troppo tempo…

dan007 1 anno fa su tio
Risposta a Se7en
Infatti siamo trattati come stranieri ma siamo Svizzeri

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a dan007
… scusa ma ti sbagli perché gli straniere sono meglio considerati e trattati con i guanti di velluto. Gli stranieri hanno solo diritti …. noi solo doveri doveri doveri…
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