Cerca e trova immobili
ITALIA

L'incidente del bus, il camionista: «Come nella peggior scena horror»

L'autista del camion, tamponato sulla Pedemontana, ha raccontato il drammatico impatto con lo scuolabus, costato la vita a una maestra e il ferimento di diversi bambini.
Vigili del Fuoco
Fonte La Provincia di Como
L'incidente del bus, il camionista: «Come nella peggior scena horror»
L'autista del camion, tamponato sulla Pedemontana, ha raccontato il drammatico impatto con lo scuolabus, costato la vita a una maestra e il ferimento di diversi bambini.
COMO - Matteo è il camionista di Appiano Gentile che, mentre si trovava alla guida del suo mezzo pesante, è stato tamponato violentemente dall'autobus pieno di bambini, di prima e quarta elementare, sulla Pedemontana. Nello schianto, avvenuto lo sc...

COMO - Matteo è il camionista di Appiano Gentile che, mentre si trovava alla guida del suo mezzo pesante, è stato tamponato violentemente dall'autobus pieno di bambini, di prima e quarta elementare, sulla Pedemontana.

Nello schianto, avvenuto lo scorso lunedì 19 maggio, una maestra di 43 anni - lo ricordiamo - ha perso la vita.

L'uomo, al quale è stata immobilizzata la spalla destra dopo l'incidente, racconta a La Provincia di Como l'impatto improvviso e violento, descrivendo il momento di smarrimento iniziale: «Cos’è successo, chi mi ha tamponato? Mi chiedevo...», ha raccontato al quotidiano lariano.

Dopo lo schianto il camionista vede passargli davanti l'autobus danneggiato «con il davanti completamente scomparso» e «le porte aperte», tanto che riesce a vedere «tutti quei bambini. E li ho sentiti gridare». Subito dopo, chiama i soccorsi e corre ad aiutare i piccoli.

Ancora, con la voce tremante, Matteo racconta di non essersi accorto dell'arrivo del bus da dietro, fino a quella «gran botta sul retro del camion».

Avendo sentito le grida dei bambini, pensa immediatamente a loro. «Ho subito preso il telefono e ho chiamato il 112, mentre il pullman per inerzia è andato a fermarsi sotto il cavalcavia» poco più avanti. Poi scende dal suo camion e raggiunge il bus.

Dopo l'arrivo rapido dei soccorsi, («dopo neppure cinque minuti è arrivata un’auto della stradale»), Matteo resta con i bambini, sentendosi «un po' papà» e immedesimandosi nei genitori. Quei dieci minuti di attesa gli sembravano interminabili.

La scena davanti a lui è drammatica, «come essere nella peggior scena di un horror». Molti bambini sono feriti e terrorizzati. Sente uno di loro dire: «Perdo sangue, perdo sangue». Allora «ho preso dell’acqua, ho bagnato il fazzoletto e gli ho pulito il viso».

Prima che tutta la scolaresca - che aveva visitato il Museo del Giocattolo di Grandate, in provincia di Como - fosse presa in carico dai soccorritori, il camionista, dunque, resta ad aiutare.

«Ho tenuto un bimbo, in preda a una crisi d’ansia, in braccio venti minuti», aggiunge, dolorante alla spalla e al collo. L'uomo non ha nessuna colpa dato che è stato travolto da quel bus. Ma la cosa non serve a sollevarlo da quei ricordi: «Mi sentirò per sempre in qualche modo in colpa per essermi trovato là, nel posto sbagliato al momento sbagliato».

Nei giorni scorsi si è appreso che la procura di Como ha iscritto nel registro degli indagati il conducente del pullman. Il 60enne è indagato per omicidio stradale; dopo l'incidente è stato ricoverato in terapia intensiva a Varese.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE