Camion contro scuolabus in Pedemontana: un morto e tre feriti

L'incidente è avvenuto in galleria, coinvolti 30 bambini. Due sono stati portati in ospedale
L'incidente è avvenuto in galleria, coinvolti 30 bambini. Due sono stati portati in ospedale
BREGNANO - Gita scolastica trasformata in tragedia nel pomeriggio di oggi sulla A36 Pedemontana Lombarda, all'altezza dello svincolo di Lazzate in direzione Varese. Un pullman con a bordo 30 bambini tra i sei e i sette anni ha tamponato un mezzo pesante, provocando un grave incidente che ha causato la morte di un'accompagnatrice, il ferimento dell'autista e di due bambini, e il coinvolgimento di altri quattro veicoli.
Fortunatamente, la maggior parte dei piccoli passeggeri è rimasta illesa, riportando solo lievi escoriazioni. I Vigili del Fuoco sono intervenuti con cinque squadre dai comandi di Como, Varese e Monza per liberare dalle lamiere l'autista e una delle due accompagnatrici. Per quest'ultima, una donna, non c’è stato nulla da fare: è deceduta sul posto a causa delle gravi ferite riportate. L'autista è stato estratto in condizioni serie e trasportato in codice rosso all'ospedale Circolo di Varese.
Due bambini sono stati soccorsi in codice giallo: uno portato all'ospedale Sant’Anna di Como, l'altro trasferito in elisoccorso al San Gerardo di Monza. Il conducente del camion è rimasto illeso. La macchina dei soccorsi si è mossa rapidamente: oltre all'elisoccorso, sono intervenute due automediche, due auto infermieristiche, otto ambulanze, tre furgoni dell'Agenzia regionale emergenza urgenza (AREU) per il supporto logistico, le Forze dell'Ordine e la Polizia Stradale.
La scuola aveva noleggiato due bus per una gita scolastica. Su quello coinvolti nell'incidente viaggiavano una classe prima e una quarta.
L'autostrada è stata chiusa per permettere le operazioni di soccorso e la messa in sicurezza del tratto interessato, con pesanti disagi al traffico. La dinamica dell'incidente è ancora in fase di ricostruzione, si ipotizza un malore o un colpo di sonno dell'autista.








Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!