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ITALIAIdentificate tutte le vittime del dramma di Mestre

04.10.23 - 21:52
Tuttora in corso le analisi di un video che mostra il momento dello schianto
keystone-sda.ch (MARCO ALBERTINI)
Fonte Ats ans, Michele Galvan
Identificate tutte le vittime del dramma di Mestre
Tuttora in corso le analisi di un video che mostra il momento dello schianto

VENEZIA - Sono state tutte identificate le 21 vittime della strage avvenuta a Mestre, dove un pullman è precipitato da un cavalcavia. Secondo i dati della prefettura di Venezia, si tratta di 9 cittadini ucraini, 4 romeni, 3 tedeschi, 2 portoghesi, 1 croato, 1 sudafricano e l'unico italiano, l'autista del bus.

Al momento sono due le ipotesi principali al vaglio della magistratura sulle cause della tragedia: una manovra azzardata, con l'affiancamento a un altro bus e un guardrail vecchio; oppure, sommato a questo, un malore dell'autista che non è riuscito a controllare il mezzo. «Non ci sono allo stato indagati - ha confermato il Procuratore Bruno Cherchi - mentre il guardrail, la zona di caduta del bus e lo stesso mezzo sono stati posti sotto sequestro».

È stata anche acquisita la "scatola nera" del mezzo «che sarà esaminata - ha spiegato Cherchi - solo quando si saprà che non è un'operazione irripetibile. Altrimenti aspetteremo lo sviluppo dell'inchiesta, affinché tutte le parti coinvolte possano avere le perizie».

Gli inquirenti sono tuttora al lavoro sull'analisi di un video ripreso nei momenti dello schianto alla "Smart control room" del Comune di Venezia. La telecamera è puntata alla base della rampa che da Mestre porta a Venezia, e ritrae la sommità del cavalcavia, nel tratto in discesa verso la bretella per l'autostrada A4.

Si nota il bus affiancarne un altro, presumibilmente fermo al semaforo che immette a sinistra, verso Marghera, e che ha la freccia inserita. Subito dopo si nota il mezzo piegarsi e cadere, mentre l'altro pullman aziona improvvisamente lo stop. Non si intravvedono altri veicoli davanti.

Anche qui è stato il capo della Procura veneziana a sgombrare le ombre su una eventuale compartecipazione di altri veicoli al disastro. «Non ci sono segni di frenata, né contatti con altri mezzi» ha scandito il magistrato. «La dinamica dell'incidente vede il bus toccare e scivolare lungo il guardrail per un cinquantina di metri, e infine, con un'ulteriore spinta a destra, precipitare al suolo». L'altro autobus affiancato dal pullman sul cavalcavia, quindi, non ha una parte attiva nell'incidente.

Ma è stato proprio l'autista di questo secondo mezzo il primo a cercare di prestare i soccorsi. Nel dare l'allarme ha anche lanciato un suo estintore verso il mezzo precipitato, da cui si sprigionavano le fiamme. Proprio le testimonianze escludono che il bus precipitato andasse veloce. «I testimoni - ha sottolineato Cherchi - hanno detto che andava piano, il tratto stradale prima è in salita e comunque, oggettivamente, non permette alte velocità».

 

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