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ISRAELE/HAMAS

Raid aerei su Rafah e Gaza City: «Israele distrugge edifici e diffonde il panico»

La testimonianza di un cronista: «La situazione sta peggiorando sempre di più». Tre palestinesi uccisi a Khan Younis. Intanto Netanyahu avverte: «Nessuno Stato palestinese a ovest del Giordano».
Foto AFP
Fonte ats
Raid aerei su Rafah e Gaza City: «Israele distrugge edifici e diffonde il panico»
La testimonianza di un cronista: «La situazione sta peggiorando sempre di più». Tre palestinesi uccisi a Khan Younis. Intanto Netanyahu avverte: «Nessuno Stato palestinese a ovest del Giordano».

TEL AVIV/GAZA - Elicotteri israeliani hanno bombardato le zone settentrionali della città di Rafah, nella sud della Striscia di Gaza, secondo quanto scrive Al Jazeera, citando propri reporter sul campo. Gli attacchi sono avvenuti all'interno della cosiddetta linea gialla che delimita le aree sotto il controllo dell'esercito israeliano.

L'esercito israeliano inoltre, riporta ancora la testata araba, continua a colpire località all'interno della cosiddetta linea gialla, in aree ancora sotto il suo controllo. Secondo Al Jazeera, l'Idf ha effettuato diversi attacchi aerei: uno a est di Khan Yunis, nel sud, e l'altro nel quartiere di Zeitun a Gaza City.

La situazione, scrive l'emittente, sta diventando sempre più grave per le famiglie che vivono nei pressi della linea gialla. «Viviamo a pochi metri dalla linea gialla e la situazione sta peggiorando sempre di più, mentre l'esercito israeliano continua a demolire edifici residenziali e a diffondere il panico con attacchi in quelle zone - scrive il cronista - Inoltre, le condizioni invernali stanno aggiungendo ulteriore sofferenza alle centinaia di migliaia di palestinesi sfollati che vivono ancora nella paura e in una crisi umanitaria sempre più profonda».

Tre palestinesi sarebbero stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira la parte orientale di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, «in violazione dell'accordo di cessate il fuoco», scrive l'agenzia palestinese Wafa.

Secondo fonti mediche locali, i corpi delle tre vittime rimaste uccise nel bombardamento israeliano della città di Bani Suheila, a est di Khan Yunis, sono stati trasportati al Complesso Medico Nasser.

Frattanto, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato su X che Israele non accetterà la creazione di uno Stato palestinese e che le Forze di Difesa israeliane manterranno la loro presenza nelle zone strategiche a Gaza ma anche altrove.

«La politica di Israele è chiara: non ci sarà uno Stato palestinese. Le Forze di Difesa israeliane rimarranno sul Monte Hermon e nella zona di sicurezza. Gaza sarà smilitarizzata fino all'ultimo tunnel e Hamas sarà disarmata nell'area gialla dalle forze di difesa israeliane» e, nel resto della Striscia, «dalla forza internazionale o dall'Idf», ha detto Katz.

Una posizione ribadita poco dopo anche dal premier Netanyahu: «La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio a ovest del Giordano esiste, è valida e non è cambiata di una virgola» ha detto il leader israeliano, aggiungendo che «riguardo alla non smilitarizzazione della parte di Gaza che è nelle mani di Hamas, non ci sarà nulla del genere. Anche nel piano in 20 punti, e in tutto il resto, questo territorio sarà smilitarizzato e Hamas sarà disarmato», ha affermato.

«O accadrà nel modo più facile o nel modo più difficile. Questo è quello che ho detto, e questo è quello che ha detto anche il presidente Trump», ha aggiunto.

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