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Da oggi l’identità dei richiedenti l'asilo si cercherà sugli smartphone: ecco come funzionerà

La sperimentazione parte oggi al centro di Chiasso. La SEM a tio: «Non sappiamo in quanti saranno coinvolti. Ma dovranno collaborare»
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Da oggi l’identità dei richiedenti l'asilo si cercherà sugli smartphone: ecco come funzionerà
La sperimentazione parte oggi al centro di Chiasso. La SEM a tio: «Non sappiamo in quanti saranno coinvolti. Ma dovranno collaborare»
CHIASSO - Indirizzi, numeri telefonici, informazioni sulla navigazione, fotografie, registrazioni di suoni e documenti. Sono i dati che il personale della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) potrà valutare negli smartphone dei richiedenti l...

CHIASSO - Indirizzi, numeri telefonici, informazioni sulla navigazione, fotografie, registrazioni di suoni e documenti. Sono i dati che il personale della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) potrà valutare negli smartphone dei richiedenti l’asilo, con l’obiettivo di accertarne l’identità, la nazionalità o l’itinerario adottato per giungere in Svizzera.

La sperimentazione parte a Chiasso - Si comincerà oggi, martedì 1 aprile, con una fase di test di tre mesi nel centro federale di Chiasso (e di Basilea). Le informazioni, come confermato a tio.ch/20minuti dalla SEM, saranno analizzate dai loro specialisti.

Necessità e proporzionalità del provvedimento - Per quanto riguarda i richiedenti l’asilo coinvolti nella “sperimentazione”, «non è possibile quantificare il numero esatto prima dell'inizio del progetto pilota. Dipenderà dal fatto che si possano o meno identificare le persone, la loro nazionalità o il loro itinerario con altri mezzi».

Analisi diretta - La SEM esaminerà tuttavia in modo preventivo la necessità e la proporzionalità del provvedimento per ogni singolo caso. «I dati personali saranno consultati direttamente» sugli smartphone e telefoni cellulari in presenza dell'interessato.

La difficoltà di stabilire l'identità - Stando a quanto scrive la Segreteria di Stato della migrazione, «l’esperienza dimostra che in circa la metà dei casi non è possibile stabilire in modo inequivocabile l’identità dei richiedenti l’asilo».

«Devono consentire alle autorità di trattare i dati» - Nel quadro «dell’obbligo di collaborare e contestualmente all’esecuzione dell’allontanamento, i richiedenti l’asilo devono consentire alle autorità di trattare i dati personali contenuti nei loro supporti elettronici».

Si interviene «qualora non sia possibile in altro modo» - Prima che si proceda a simili esami, la Sem, come scritto, dovrà cercare di stabilire l'identità «con altri mezzi», per esempio attraverso dettagli precisi forniti dalla persona o con l'aiuto di altri documenti, come un certificato di nascita o una patente di guida.

Dopo il test, l'introduzione in tutti i centri - La fase di test comincia in concomitanza con l’entrata in vigore degli adeguamenti della legge sull’asilo. «Dopo una valutazione, la procedura sarà poi introdotta in tutti i centri federali d’asilo».



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