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LUGANOFermo dei due albanesi: «Quel veicolo era sospetto»

16.03.23 - 08:17
Le motivazioni del Ministero pubblico della Confederazione sul decreto di non luogo a procedere per otto guardie di confine
Foto TiPress
Fermo dei due albanesi: «Quel veicolo era sospetto»
Le motivazioni del Ministero pubblico della Confederazione sul decreto di non luogo a procedere per otto guardie di confine

LUGANO - Una perquisizione e un fermo considerati sopra le righe tanto da portare anche a una denuncia per sequestro: ma il Ministero pubblico della Confederazione ha ritenuto inconsistenti le richieste di un procedimento sanzionatorio nei riguardi delle otto guardie di confine protagoniste della vicenda in cui erano coinvolti due cittadini albanesi, sentenziando con un decreto il "non luogo a procedere" anche in ragione del fatto che «quell'auto era sospetta e l'iter e le modalità operative non si configurano in misure ingiustificate e abusive».

Come riporta il quotidiano "laRegione" «gli agenti coinvolti hanno espletato la propria mansione professionale conformandosi alle disposizioni legali e regolamentari che disciplinano questo tipo di controlli, in maniera adeguata e proporzionale alle circostanze».

Questo perché quel veicolo era stato segnalato e sospettato - riporta citando il decreto il quotidiano bellinzonese - «di essere impiegato da organizzazioni mafiose albanesi per l’importazione di stupefacenti e/o per il trasporto di valori patrimoniali di origine criminale».

Su questo punto, l'avvocato di uno dei due fermati, l'avvocato Ezio Tranini, al quotidiano ha dichiarato di «avere chiesto al Ministero pubblico della Confederazione di precisare la natura di queste segnalazioni: il veicolo era sospettato perché in passato era già stato controllato con droga dentro? O perché è un modello utilizzato dalla mafia? O perché immatricolato in Albania?».

E ha parlato espressamente per il suo cliente di «violazione del diritto a essere sentito» e di «lavoro arbitrario che sembra fatto solo per scagionare gli agenti».

Per questo adesso ha deciso di presentare un reclamo alla Corte dei reclami penali (Crp).

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
Non si capisce cosa si intende per intervento sopra le righe. Sono stati pestati dopo che erano già ammanettati, come è capitato recentemente alla squadriglia del basso mendrisiotto?

Tao2023 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
Prima di tirare conclussione affrettate di parlare inutilmente o di accusare l'operato delle guardie di confine, cerca di conoscrere realmente i fatti. Puoi sempre chiedere info al Ministero Pubblico della Confederazione per le tue dimostranze.

vulpus 1 anno fa su tio
Risposta a Tao2023
Non mi sembra di aver accusato l'operato delle guardie di frontiera o di parlare inutilmente. La domanda indiretta era a chi ha steso l'articolo : cosa si intende per intervento sopra le righe? Se hai la risposta mettila, che forse per tutti sarà più comprensibile quanto successo. Semplice no?

Tao2023 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
Dalla tua osservazione "Sono stati pestati dopo che erano già ammanettati," come è capitato... (vuol dire che sai, che sono stati pestati quando erano già ammanettati)... allora vedi che le mie osservazioni non sono fuori luogo.

UtenteTio 1 anno fa su tio
Pure io sono stato fermato ieri sul Monte Ceneri, non avevo nulla da nascondere, 5 minuti e sono andato, benvengano certi controlli!!!!!! E vi lamentate che poi la professione non è attrattiva, finché gireranno certi avvocati che tutelano i peggio personaggi e lo vediamo nei casi di abusi sessuali, pedofilia, omicidi, dove a passare per colpevole è la vittima. Ma ora vedremo con il caso Unitas lasciato libero di agire per 25 anni e poi solamente allontanato ma mai denunciato (io se fossi stato vittima, o parente, avrei denunciato ed andato anche oltre), ma anche con il famoso innominabile ex-DSS intoccabile

angie2020 1 anno fa su tio
Avvocato? A me sembra uno della banda.

Gigetto 1970 1 anno fa su tio
Ben fatto.
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