Dal turismo solitario a quello gay friendly: centinaia di espositori per soddisfare la tua richiesta di vacanza
A Lugano 350 espositori pronti a presentare un'offerta turistica sempre più personalizzata e inclusiva.
LUGANO - Ce n'è un po' per tutti i gusti. E chi non ha le idee chiare sulle prossime vacanze, è il momento perfetto per farsi un giro al Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze. Apre i battenti venerdì 1 novembre e sarà visitabile fino a domenica 3 novembre. Siamo alla 21esima edizione, la più grande degli ultimi dieci anni. Quest'anno sono arrivati a Lugano circa 350 espositori, pronti a rispondere a tutte le domande dei visitatori e a convincerli a fare la valigia e partire.
«Il modo di viaggiare è cambiato moltissimo - ci ha spiegato Marco, Pion direttore di Promax e organizzatore dell'evento - il viaggio deve essere sempre più cucito su misura del viaggiatore, quindi l’offerta deve essere sempre più plurale ed è per questo che portiamo a Lugano 350 espositori. Oggi abbiamo un turismo più inclusivo, e quindi le vacanze devono per forza essere ritagliate su misura di chi viaggia, l'offerta deve essere ampia e il più adatta possibile ai bisogni dei singoli individui. Pensiamo alle mete gay friendly, a coloro che viaggiano con gli animali, o ai viaggiatori solitari i quali si affidano a tour operatori che gli preparano viaggi in cui possano sentirsi al sicuro».
Premi Swiss Tourism Awards e Turismo di Lusso - Una delle novità di questa edizione è la consegna degli Swiss Tourism Awards, riconoscimenti prestigiosi che premiano le destinazioni e le strutture ricettive di alto livello. Molte mete e strutture ricettive saranno premiate per la loro eccellenza nel settore turistico, comprese località rinomate e destinazioni ancora da scoprire. Un ampio focus sarà dedicato al turismo di lusso, con operatori che presenteranno servizi e strutture di altissima qualità, destinazioni certificate che offrono esperienze uniche e su misura per i viaggiatori più esigenti.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!