Cerca e trova immobili
Un ticinese a Google: «Sugli scivoli e nascosti nella giungla»

CANTONEUn ticinese a Google: «Sugli scivoli e nascosti nella giungla»

12.06.23 - 06:30
L'ingegnere informatico Patrik Reali apre le porte della sede di Zurigo e presenta il progetto di Google per viaggi sostenibili.
© Google Switzerland
Patrik Reali, engineering manager a Google Zurich
Patrik Reali, engineering manager a Google Zurich
Un ticinese a Google: «Sugli scivoli e nascosti nella giungla»
L'ingegnere informatico Patrik Reali apre le porte della sede di Zurigo e presenta il progetto di Google per viaggi sostenibili.

LUGANO - Apriamo la sua finestra praticamente ogni giorno ma questa volta è Google ad aprirci la porta di casa. Un'occasione per conoscere qualcosa in più sull'idea che il gigante dell'informatica ha del mondo, a cominciare dalla sostenibilità.

Dunque tutto ha inizio da qui, dal futuro a un passo da noi. Perchè Google pensa all'ambiente e lo fa proprio dal suo Ufficio sviluppo a Zurigo. Sia per «rendere gli utenti capaci di prendere decisioni rispettose del clima», sia per alimentare le proprie attività «esclusivamente con energia priva di carbonio, entro il 2030». Ma se per quest'ultima sfida non c'è ancora una risposata precisa, molto si sta facendo in fatto di mobilità sostenibile.  

«Con Google Travel Sustainability aiutiamo gli utenti a informarsi sulla sostenibilità del viaggio. Ad esempio, per quanto riguarda i voli, dal 2021 abbiamo un servizio che consente di verificare i valori di co2 prodotti», spiega l'informatico ticinese Patrik Reali, responsabile del reparto Google Travel Sustainability di Zurigo, che lunedì 12 giugno parlerà del progetto in conferenza a Lugano*.

Ingegnere ma quali sono le altre novità a cui lavorate?
«Dallo scorso anno abbiamo introdotto anche la possibilità di informarsi sulle strutture alberghiere e conoscere il loro impatto ambientale. Mentre attualmente stiamo lavorando all'implementazione del servizio, già presente in Europa, per trovare ad esempio il treno giusto a lunga distanza come alternativa all'aereo. In questo senso stiamo aggiungendo i dati che ci arrivano dalle compagnie ferroviarie, per rendere il servizio migliore».

Google Svizzera conta circa 5 mila dipendenti.
«Siamo il più grande Ufficio sviluppo al di fuori degli USA. Sono arrivato a gennaio del 2005 quando eravamo solo una ventina. Ricordo un ufficio piccolo e che dovevamo fare molte cose da soli: crescere rapidamente è stato impegnativo. Ora, tutto è cambiato e organizzato».

Una sfida professionale partita da Lugano, dove lei è nato e cresciuto. Ha realizzato un sogno?
«Quando ho iniziato, Google non era cosi conosciuto come ora, quindi non era un sogno. Certamente ora tutto è interessante: si deve essere preparati e tecnicamente forti».

Nel suo lavoro viaggia spesso?
«Personalmente mi sposto. Viaggio sia per mantenere i contatti interni, sia per incontrare partner commerciali esterni. Ma il linea di principio Google ha scelto di essere all'avanguardia in fatto di impatto ambientale: evitiamo i viaggi se è possibile lavorare da casa. Quando proprio dobbiamo farlo, Google compensa le emissioni degli spostamenti». 

Qualche incontro speciale?
«All'inizio i proprietari venivano anche a Zurigo. Qui ho incontrato Larry Page e Sergey Brin, i due fondatori: sono persone estremamente intelligenti, che hanno idee quattro passi avanti a tutti».

Si sente parlare spesso del vostro ambiente lavorativo.
«A Google possiamo lavorare in un ambiente giocoso, che ci mette a nostro agio. Eh sì, è vero, abbiamo scivoli per spostarci tra i piani e anche le barre usate dai pompieri sulle quali si può scivolare. Ci sono anche zone relax che fanno del nostro un luogo di lavoro stimolante e creativo, dove si viene volentieri per collaborare».

Ma è vero che potete usufruire di massaggi e accedere a una vera "giungla"?
«Diciamo che la struttura è suddivisa in tre aree: quella di lavoro con tavoli condivisi, una lounge per le riunioni con panchine e divani e la terza è quella relax. La giungla con 100 piante esiste. Ok forse un po' umida ma lì ci si può nascondere per lavorare senza essere disturbati. Abbiamo anche zone di servizio medico interno con un dottore per i controlli e un locale per i parenti o per allattare. I massaggi fisioterapici ci sono ma non sono gratuiti». 

Dunque riposino pomeridiano e abbigliamento informale concessi?
«La zona adatta per il riposo c'è e ognuno lo gestisce come vuole, in totale flessibilità. Quanto agli abiti, possiamo venire anche in t-shirt. Eric Schmidt, primo Ceo diceva: "Il dress code? Venire in ufficio vestiti"».

Insomma difficile pensare che le manchi Lugano.
«Lavoro e abito a Zurigo con la mia famiglia ma torno spesso in Ticino per mantenere i contatti e le tradizioni». 

*La conferenza: la sostenibilità nei viaggi di Google Travel Sustainability verrà illustrata da Patrik Reali, Engineering Manager di Google, nel corso di una conferenza, organizzata dalla Fondazione Möbius Lugano e in programma Lunedì 12 giugno (ore 18.00) presso l' Albergo Pestalozzi, in Piazza Indipendenza a Lugano.

 

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE