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SVIZZERADi emergenze sistemiche, Covid, e dei limiti del federalismo

26.12.21 - 09:18
Tanta carne al fuoco in un'intervista riassuntiva a Guy Parmelin sul suo anno da presidente della Confederazione
keystone-sda.ch (ANTHONY ANEX)
Parmelin in Parlamento, all'ultima sessione del Consiglio Nazionale.
Parmelin in Parlamento, all'ultima sessione del Consiglio Nazionale.
Fonte Ats
Di emergenze sistemiche, Covid, e dei limiti del federalismo
Tanta carne al fuoco in un'intervista riassuntiva a Guy Parmelin sul suo anno da presidente della Confederazione

BERNA - Secondo il presidente della Confederazione Guy Parmelin la Svizzera deve analizzare le debolezze del federalismo nei momenti di crisi, in modo da essere meglio attrezzata in futuro. Si tratta ad esempio della collaborazione fra i vari livelli dello Stato.

In un'intervista rilasciata alla SonntagsZeitung, Parmelin ha fatto chiaramente capire che dalla pandemia di coronavirus bisogna trarre insegnamenti.

Federalismo in bilico nella crisi Covid - Il federalismo rimane uno dei pilastri portanti della Svizzera, tuttavia proprio in momenti di crisi il sistema può rivelarsi «complicato», conferma Parmelin.

Un esempio in questo senso sono le situazioni in cui il Consiglio federale deve sottoporre le nuove misure ai Cantoni, con un conseguente rallentamento delle decisioni.

Pandemia e crisi sistemiche - La Svizzera - ha proseguito Parmelin - deve poi pensare anche a possibili scenari peggiori, come quella di due crisi simultaneamente, come ad esempio una pandemia e una carenza di energia elettrica. Quest'ultima è una cosa che potrebbe effettivamente capitare alle nostre latitudini.

Un problema, in generale, potrebbe essere quello delle derrate alimentari: «Al momento si assiste a un rincaro preoccupante di alcuni singoli alimenti», ha detto il presidente, ricordando che la Svizzera è per il 45% dipendente da derrate provenienti dall'estero.

L'accordo quadro - Guy Parmelin, che come noto l'anno prossimo sarà sostituito alla presidenza dal ticinese Ignazio Cassis, ha anche affrontato il discorso delle relazioni con l'Unione europea: secondo lui l'abbandono delle trattative su un accordo quadro non è stato un errore, ma semplicemente pragmatismo. Non sarebbe stato infatti possibile trovare un'intesa.

Il summit Biden/Putin - Dando uno sguardo al suo anno da presidente, Parmelin ricorda l'incontro avvenuto questa estate a Ginevra con il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Joe Biden. Una prova che la Svizzera gioca un ruolo importante sulla scena internazionale e un evento che ha rafforzato la posizione elvetica.

Zugo: un commosso ricordo - Fra gli eventi interni, Parmelin ha ricordato invece con emozione la commemorazione del ventennale dell'attentato al Parlamento di Zugo. In tale occasione si è percepito come i sopravvissuti stiano ancora lottando per superare completamente quanto accaduto.
 
 

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