Il denaro investito per il viaggio è stato in realtà usato da un 50enne per pagarsi i propri debiti. L'uomo è stato condannato
LOSANNA - Certo, «non è morto nessuno», esordisce Julien Cherpillod, presidente della "Société de jeunesse de Vucherens" (VD). Ma non è mai bello vedere i propri risparmi finire nelle tasche di un imbroglione. Per tre anni, il gruppo di giovani, tra i 16 e i 30 anni, ha organizzato cene e feste, raccogliendo profitti per 20.000 franchi. Così da potersi permettere una bella vacanza nella Repubblica Dominicana. Il viaggio era programmato dal 17 al 28 aprile, con un volo in partenza da Parigi. Ferie prenotate, vaccini e passaporti in ordine: sedici giovani erano pronti a partire.
Per organizzare il viaggio, i ragazzi hanno fatto affidamento sull'ex compagno della madre di uno di loro, che vive nella Repubblica Dominicana. Lo svizzero di 57 anni ha promesso al gruppo un soggiorno chiavi in mano, comprensivo di volo e alloggio, per un importo pari a quanto risparmiato dai ragazzi. Una rata è stata pagata nell'aprile 2018, il saldo sei mesi dopo.
Ma dieci giorni prima della partenza, la terribile delusione: nessun volo era stato prenotato. Così è stata sporta denuncia. Il cinquantenne, interrogato a distanza dalla polizia, ha inizialmente dichiarato di aver pagato intermediari con i quali aveva perso i contatti. Ma si è scoperto in seguito che aveva trattenuto i 20'000 franchi per pagare dei debiti. È stato così condannato a 90 giorni di carcere per frode.
Una volta superato lo shock iniziale, il gruppetto ha deciso di ripiegare su un viaggio meno costoso. A Milano. «Oggi c'è più delusione che rabbia», conclude Cherpillod.