Attacco hacker alla centrale elettrica di riserva Birr

Colpito l'account di posta elettronica. I sistemi informatici della centrale e di Prismecs sono separati
BIRR (AG) - Un account di posta elettronica di Prismecs, gestore della centrale di riserva di Birr (AG), ha subito un attacco hacker. Una portavoce dell'Ufficio federale dell'energia (UFE) ha confermato a Keystone-ATS una notizia in tal senso diffusa inizialmente dai portali di informazione online di Tamedia.
Il ministro dell'energia Albert Rösti è stato informato, ha indicato la portavoce dell'UFE. I sistemi informatici della centrale e di Prismecs sono tuttavia separati, «in modo da non compromettere la capacità operativa della centrale di riserva», ha proseguito la portavoce.
Prismecs è una società con sede a Houston, in Texas, e una sua filiale gestisce la centrale di riserva di Birr. Secondo i media, gli hacker hanno attaccato l'account e-mail di un manager di Prismecs e hanno poi inviato e-mail di phishing a nome del responsabile svizzero di Prismecs.
È probabile che il caso sia uno dei primi attacchi soggetti a dichiarazione obbligatoria in Svizzera: dal primo aprile di quest'anno, infatti, i gestori di infrastrutture critiche sono tenuti a segnalare i cyberattacchi all'Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS) entro 24 ore in seguito alle modifiche apportate alla legge federale sulla sicurezza delle informazioni.
Il Consiglio federale ha deciso tre anni fa di costruire la centrale di riserva di Birr a causa del rischio di una carenza energetica, innescata tra l'altro dall'invasione russa dell'Ucraina




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