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SVIZZERA

«Cirillo minimizza il carico di lavoro del personale»

Attacco frontale di Transfair al CEO della Posta che in un'intervista ha sostenuto che il carico di lavoro per i collaboratori sia diminuito
20min/Matthias Spicher
Fonte Transfair
«Cirillo minimizza il carico di lavoro del personale»
Attacco frontale di Transfair al CEO della Posta che in un'intervista ha sostenuto che il carico di lavoro per i collaboratori sia diminuito
BERNA - «Cirillo minimizza il carico di lavoro del personale. E lo fa su un settimanale letto da più di 2,5 milioni di persone in tutta la Svizzera». Non è (evidentemente) andata giù al sindacato Transfair l'intervista rilasciata dal CEO della P...

BERNA - «Cirillo minimizza il carico di lavoro del personale. E lo fa su un settimanale letto da più di 2,5 milioni di persone in tutta la Svizzera». Non è (evidentemente) andata giù al sindacato Transfair l'intervista rilasciata dal CEO della Posta Svizzera a Cooperazione nella quale Roberto Cirillo ha sostenuto che il carico di lavoro delle collaboratrici e dei collaboratori del Gigante Giallo è diminuito. «Ma questa affermazione corrisponde alla verità?, si chiede retoricamente il sindacato. La risposta è ovvia: «No, in nessun caso, per lo meno non per il personale dell’unità spartizione e recapito dei pacchi».

Carico di lavoro eccessivo - Per il sindacato, infatti, i lavoratori, soprattutto in questo settore, sono alle prese con una crescente mole di lavoro. «Siamo a conoscenza - precisa Transfair - di casi in cui le giornate lavorative di 10 ore o più sono la norma, al punto che le collaboratrici e i collaboratori si ammalano e le assenze dal lavoro aumentano. Inoltre, se un membro del team si assenta all’ultimo momento, gli altri dipendenti devono sobbarcarsi il sovraccarico di lavoro. E tutto questo è un circolo vizioso».

Puro stress tra il Black Friday e Natale - In questo periodo dell'anno, poi, il carico di lavoro è particolarmente elevato, tanto che tra il Black Friday e Natale si prevedono volumi da record. «Ogni giorno - lamenta il sindacato - dovranno essere elaborati fino a un milione di pacchi e 13 milioni di lettere e invii pubblicitari. Per sbrigare l’ondata di spedizioni, il personale addetto alla spartizione e al recapito sarà chiamato a fare sforzi sovrumani».

Senza turni extra-lunghi e una settimana lavorativa di 6 giorni, infatti, non è possibile sbrigare una mole di lavoro del genere. Un vero e proprio "tour de force" che lascia il segno sul personale.

«Ogni anno, il periodo prenatalizio è un periodo di puro stress per il personale», sottolinea Greta Gysin, Consigliera nazionale e presidente di Transfair. «Le collaboratrici e i collaboratori addetti alla spartizione e al recapito lavorano già moltissimo durante tutto l’anno, ma in queste settimane sono spesso costretti a superare i loro limiti. La conseguenza: malattie e assenze. È inaccettabile che, anno dopo anno, vengano minate le disposizioni del CCL».

La richiesta - Disposizioni del CCL che per il sindacato non vengono eluse soltanto nel periodo natalizio. Per questo in un appello via e-mail al direttore della Posta, Transfair ha chiesto che la settimana lavorativa di 42 ore, prevista dal CCL Posta CH, venga «finalmente applicata anche al recapito e alla spartizione dei pacchi».

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