Il Dfae sconsiglia viaggi in Israele e Iran

Questa raccomandazione non è la prima emessa dal DFAE per Israele. «L'evoluzione della situazione è incerta».
BERNA - Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sconsiglia di recarsi in Israele e in Iran. Dopo la liquidazione dei leader di Hezbollah e Hamas a Beirut, Gaza e Teheran, presumibilmente a seguito delle azioni israeliane, la leadership iraniana ha annunciato una dura risposta.
«Si sconsigliano i viaggi turistici e altri viaggi non urgenti in Israele. In generale si sconsiglia di recarsi in singole zone del Paese. Il rischio di escalation è ulteriormente aumentato», ha scritto ieri sera il DFAE su "X".
Questa raccomandazione non è la prima emessa dal DFAE per Israele. «L'evoluzione della situazione è incerta e un ulteriore deterioramento della situazione è possibile in qualsiasi momento», aveva indicato il DFAE in aprile dopo un attacco missilistico su larga scala dall'Iran.
In seguito all'uccisione mirata del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, mercoledì sera nella capitale Teheran si sono svolte proteste di massa anti-israeliane e anti-occidentali. La violenza in Medio Oriente si è originariamente intensificata dopo l'attacco di Hamas e di altri gruppi militanti ai villaggi israeliani dalla Striscia di Gaza, il 7 ottobre dello scorso anno, e il successivo massacro di ebrei e non ebrei da parte di questa organizzazione, con circa 1.200 morti, numerosi stupri e rapimenti.
L'esercito israeliano ha risposto con un contrattacco su Gaza che ha provocato migliaia di morti fra i militanti e, soprattutto, civili; secondo i dati delle Nazioni Unite sono stati uccisi finora 40 mila Palestinesi. Attualmente Hamas tiene ancora in ostaggio un centinaio di civili israeliani




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