Scena del crack a Lucerna: «È peggio che a Zurigo»
Il consumo di cocaina crack è aumentato in modo significativo: «Dieci franchi per la razione più piccola e si ottiene uno sballo estremo».
LUCERNA - A Lucerna aumenta il consumo di crack e il Cantone ha deciso di estendere gli orari di apertura della Gassenküche, un ritrovo per persone con tossicodipendenze. 20 Minuten si è recata sul posto e ha potuto constatare quanto è consumato.
Tra le persone presenti anche Barbara (51 anni) e Sacha (53) che accettano di raccontare la loro storia. Sono marito e moglie e si sono conosciuti 17 anni fa a Zurigo, sulla Langstrasse, proprio grazie alla droga. Vivono ora a Lucerna, conosciuta ormai in Svizzera per essere la «città del crack», dicono.
Mentre parlano i due fumano eroina e crack. E sono contenti che l'orario della Gassenküche sia stato prolungato. «Abbiamo un posto dove poterci rilassare», sostiene Barbara. Le viene chiesto come fanno a permettersi di consumare: «Ci arrangiamo», risponde, facendo per esempio l'elemosina. Lei è inoltre è beneficiaria dell'AI e presto potrà tornare a vivere in un appartamento.
Manca il coraggio per uscirne - «Quando non sai dove andare dalla mattina presto alla sera tardi, è estremamente stressante», afferma Sascha. Loro vivono in strada dallo scorso novembre. E ammettono: «Per cambiare la situazione ci vogliono forza e coraggio, e noi non ne abbiamo».
Litigi tra i tossicodipendenti - Barbara lamenta poi che «la sicurezza è diminuita drasticamente». Anche se i tossicodipendenti si conoscono, ci sono sempre gravi discussioni. «Le persone hanno bisogno di soldi o sono in debito, e allora ci sono diverbi accesi», aggiunge Sascha.
I due hanno vissuto i tempi del Platzspitz - «Lucerna sta lentamente peggiorando rispetto a Zurigo in termini di criminalità e consumo», continua Barbara. Sascha spiega come consumare crack sia davvero facile ed economico: «Si pagano dieci franchi per la razione più piccola e si ottiene uno sballo piuttosto estremo». Ecco perché questa droga è davvero molto allettante.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!