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SVIZZERALa popolazione svizzera è favorevole al voto elettronico

25.05.23 - 07:19
Lo afferma uno studio commissionato dalla Federazione svizzera dei ciechi e ipovedenti (Fsci)
Depositphotos (Rawpixel)
La popolazione svizzera è favorevole al voto elettronico
Lo afferma uno studio commissionato dalla Federazione svizzera dei ciechi e ipovedenti (Fsci)

BERNA - Un sondaggio condotto dall'istituto di ricerca Gfs-Zürich e commissionato dalla Federazione svizzera dei ciechi e ipovedenti (Fsci) afferma che il 72% degli intervistati è favorevole all'introduzione del voto elettronico come complemento alle attuali possibilità di voto.

I risultati della ricerca - Non si registrano differenze significative tra le regioni linguistiche e neanche tra uomini e donne. Tuttavia, il tasso di approvazione è più basso tra le persone di età superiore ai 65 anni. Se si valuta la questione in base alle preferenze politiche, il tasso di approvazione varia tra il 68% (Plr) e l'82% (Centro e Verdi).

Come è stato condotto lo studio - Alle persone intervistate sono stati presentati diversi argomenti a favore e contro l'introduzione del voto elettronico. Gli argomenti a favore convincono più degli argomenti contrari. L'argomento secondo cui il voto elettronico migliorerà l'accesso degli svizzeri all'estero alle elezioni e ai referendum è quello che ottiene il maggior sostegno (76%). Gli argomenti secondo cui il voto elettronico semplificherà il processo di referendum e di elezione (63%), aumenterà la partecipazione al voto (59%) e migliorerà l'accesso alle elezioni e ai referendum per le persone con problemi di vista (56%) sono anche molto ben accolti.

Per quanto riguarda gli argomenti contrari, nessuno di essi ottiene l'approvazione della maggioranza. L'argomento secondo cui il voto elettronico aumenterebbe il rischio di manipolazione delle elezioni e dei referendum raccoglie tanti voti favorevoli quanto contrari (38% e 37%). La maggioranza dei partecipanti non è d'accordo con gli argomenti secondo cui il voto elettronico sarebbe un onere troppo gravoso per il bilancio dello Stato a causa dei costi di investimento elevati (21% e 45%) e metterebbe a rischio il segreto del voto (26% e 48%).

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COMMENTI
 

APR-DRONE 11 mesi fa su tio
Negli anni 90 un mio prof. di informatica diceva: Non esiste la sicurezza informatica. Vi sarà sempre al mondo chi penserà a un modo o una strategia per eludere e/o superare le contro misure adottate per edere sicuro un determinata operazione logica informatizzata. Il voto più é LOW TECH più é sicuro. Neppure la carta con la quale oggi votiamo é immune. L'unico modo sicuro é votare in piazza davanti a tutti per alzata di mano. Tutti ti vedono, tutti possono contare, tutto agli occhi di tutti. Ogni altra forma é .... come dire.... gestibile, correggibile, plasmata, adattata, rivista, raddrizzata a piacere.... Già il solo fatto che i dati delle votazioni classiche vengono dati a pezzetti, per cantone dando modo a chi di dovere di “raddrizzare” l’andazzo. In un sistema che punta alla correttezza i dati andrebbero TUTTI comunicati al medesimo momento ESCLUSIVAMENTE alla chiusura DEFINITIVA di tutti i punti di raccolta voti. E chi se ne frega se il cantone Zurigo ci impiega 3 – 5 ore più degli altri. Significa che i dati verranno dati al popolo DOPO.

APR-DRONE 11 mesi fa su tio
Risposta a APR-DRONE
*rendere

Suissefarmer 11 mesi fa su tio
se lo fanno ma ne dubito, le future votazioni cambieranno per sempre la Svizzera! motivo? credo che il 50/60% della popolazione che non va a votare ecco che andrà. io spero vivamente che succeda!

Entity1 11 mesi fa su tio
io potrei anche essere daccordo in caso ci fossero degli sviluppatori che possano garantire la sicurezza, MA ció è impossibile contro attori di stato che attraverso decine se non centinaia di hacker gestiti da stati che trovano vulnerabilità continuamente in applicazioni, siti web, sistemi operativi, reti chiuse. ricordiamoci che non è solo il codice a dover essere sicuro ma anche le persone, basta un'impiegato statale che sgarra cliccando un link o inserendo una pennetta su un sistema, insomma i vettori per poter attaccare un sistema come questo sono infiniti quindi sono decisamente contro.

flame 11 mesi fa su tio
Risposta a Entity1
Se la posta non riesce a fare un sistema di voto è perchè dietro ci sono dei interessi nel non riuscirci. Tutti usiamo l’ebanking e non è mica magia nera. Per quanto riguarda il voto è ancora più semplice implementare un sistema. Ma se tutti possono votare tramite una app, dopo i risultati non andrebbero come lo desiderano i partiti. Il meno del 50% che vota desidera che le cose rimangono così…
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