CHALLENGE LEAGUE«Abbiamo parlato con Raineri, ci siamo venuti incontro»

BELLINZONA - Tre vittorie nelle ultime quattro partite. È un Bellinzona che, dopo una prima parte di stagione sull'altalena, sembra finalmente aver trovato un po' di stabilità. Certo, il lavoro da fare nella Capitale è ancora tantissimo, ma le basi sono solide. Sebbene quella granata resti la difesa più perforata del campionato (27 i gol incassati in 14 gare), anche da questo punto di vista sono stati fatti parecchi passi avanti (tre reti prese in quattro incontri). Squadra guarita, dunque? Chissà... Sabato sera l'ACB - quinto a -5 dalla vetta - sarà confrontata con la più classica delle prove del nove, vista la sfida sul campo dell'attuale capolista Stade LS (alla quale potrebbero però essere levati tre punti).

Abbiamo parlato del momento dell'ACB con il capitano Dragan Mihajlovic, autore di tre gol e tre assist in nove match e in generale di prestazioni di sostanza: «Dopo la brutta partita di Neuchâtel siamo riusciti a svoltare (4-0 per i neocastellani, ndr). Nelle ultime settimane abbiamo cercato di cambiare alcune cose e i passi avanti nell'atteggiamento della squadra sono evidenti. Anche con l'Yverdon, nonostante la sconfitta, la prestazione è stata buona e avremmo meritato almeno un punto».

Malgrado i molti alti e bassi siete sempre lì a contatto con la zona nobile della graduatoria... 
«Il nostro obiettivo è quello di rimanere attaccati alla parte alta della classifica. Da gennaio, quando si ripartirà, dovremo mettere il turbo. L'importante adesso era trovare un buon assetto e ci siamo riusciti». 

Come va con Mister Raineri?
«All'inizio ci ha proposto qualcosa che probabilmente non eravamo pronti a fare. L'ha capito, ne abbiamo discusso ed è stata trovata un'alternativa. Inizialmente voleva un gioco uomo contro uomo a tutto campo, ora invece giochiamo a zona e gli effetti positivi si vedono. In generale Baldo ha tantissima passione e lavora sodo dalla mattina alla sera».

La concorrenza per salire è davvero agguerrita: come valuti il potenziale della vostra squadra?
«Dipenderà tutto da noi. Ho visto giocare tutte le nostre rivali e non vedo nessuna differenza fra il Bellinzona e le altre accreditate a salire. Abbiamo lasciato parecchi punti per strada perché non avevamo ancora trovato l'assetto giusto, ma a livello di organico ci siamo. A inizio stagione ci sono stati diversi aspetti che non hanno aiutato, come il cambio di allenatore dopo poche partite. Malgrado ciò siamo consapevoli che ce la possiamo fare: se dovessimo continuare su questa strada potremmo davvero disputare un gran campionato». 

Il punto dolente sono le infrastrutture...
«È vero, non sempre le condizioni di lavoro sono ottimali. Non c'è una palestra che per il nostro lavoro è fondamentale. Appena piove ci alleniamo sul sintetico, ma i campi non è che siano in buone condizioni. Non vogliamo piangere, ma la verità è questa. Purtroppo non possiamo elogiare qualcosa che non merita di essere elogiato. In generale le infrastrutture di cui disponiamo non sono un granché».