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SIMONE CONTIBiglietti ferroviari digitali? Si, ma non solo!

14.09.23 - 16:00
Simone Conti - candidato per le elezioni del Consiglio degli Stati 2023
Simone Conti
Fonte Simone Conti
Biglietti ferroviari digitali? Si, ma non solo!
Simone Conti - candidato per le elezioni del Consiglio degli Stati 2023

Durante questi mesi la Svizzera è diventata inaspettatamente un caso di studio riguardante le criticità sistemiche generate dalla mancanza di percorsi alternativi per l’attraversamento delle Alpi. La parziale chiusura della galleria ferroviaria di base del San Gottardo e la recente notizia di una, speriamo breve, chiusura della galleria autostradale del San Gottardo evidenziano l'urgente necessità di preservare vie diverse per raggiungere la stessa meta (ovvero il collegamento nord-sud della Svizzera).

Queste criticità sistemiche, o colli di bottiglia, non si presentano soltanto a livello infrastrutturale ma anche su di una scala molto più ridotta, per esempio, nell’offerta del servizio pubblico ferroviario. Negli scorsi giorni un guasto tecnico ha limitato e in alcuni casi impossibilitato l’acquisto online di biglietti per i treni FFS. Tali disguidi tecnici, di cui negli anni recenti i servizi online delle FFS hanno sofferto in modo ricorrente, come altresì le falle di sicurezza informatica che hanno persino comportato la compromissione di migliaia di dati personali dei passeggeri, sono la conseguenza di una strategia manageriale dogmatica. Questa classe dirigente privilegia la scelta digitale motivandola con una presunta riduzione dei costi economici trascurando però sia il principio fondamentale del servizio pubblico universale sia un’attenta analisi delle vulnerabilità che sta generando.

Tuttavia, sembra che queste criticità passino inosservate ad alcuni signori che governano le FFS i quali dichiarano di sviluppare la loro offerta all’insegna del servizio alla clientela. Da diversi anni le FFS hanno annunciato l’intenzione di ridurre e, in alcuni casi, smantellare le biglietterie e successivamente anche i distributori automatici attualmente in funzione. La conseguenza immediata è che queste misure all’insegna dell’innovazione renderanno inaccessibile il servizio di trasporto pubblico a chiunque non sia dotato di uno smartphone oppure di una carta di credito.

Nel contesto del principio enunciato nel preambolo della Costituzione, in cui la forza del popolo la si commisura al benessere dei più deboli, non mi sembra né equo né all’altezza di un’azienda parastatale introdurre le sopracitate misure, per lo più limitative e di smantellamento del sistema preesistente. Queste implementazioni, nella loro attuazione, determinano effettivamente l’esclusione di alcune fasce della popolazione. Da un lato tali misure ostacolano l'acquisto di biglietti di viaggio per i cittadini che non sono in grado di utilizzare specifiche soluzioni tecnologiche (mi riferisco per esempio ad un pubblico anziano). D’altro lato queste restrizioni limitano la libertà di scelta del metodo di pagamento per il servizio pubblico, costringendo coloro che desiderano optare per un approccio diverso a conformarsi a una direzione imposta da quei dirigenti che dovrebbero essere al servizio della clientela (ancor di più visto che sono un’azienda pubblica).

Nonostante la strategia digitale delle FFS, il 26.3% degli acquisti di biglietti di viaggio avviene mediante canali non digitali, che includono l’acquisto presso gli sportelli e i distributori automatici. Purtroppo, nel rapporto di gestione 2022 le FFS non rendono disponibile il dato della cifra d’affari generata tramite i diversi canali di distribuzione impedendo quindi un’analisi più approfondita della situazione. In ogni caso, ritengo che il concetto di equità sociale richieda che le cittadine e i cittadini debbano avere il diritto e siano messi in condizione di scegliere indipendentemente da qualunque pressione e/o limitazione al riguardo dell’acquisto di un biglietto per l’utilizzo dei trasporti pubblici. Questo è particolarmente rilevante nei casi in cui un’alternativa esiste (come citato prima i distributori automatici e le biglietterie) ma viene successivamente eliminata.

Mi stupisce che alcuni partiti che rivendicano la sovranità in diverse sfere economiche e sociali, ma soprattutto in un’ottica nazionalistica contrapposta all’Unione Europea e a qualsiasi organismo internazionale, non sembrino rendersi conto dello spostamento di competenze, soldi, e rischi da una dimensione locale e controllabile a una internazionale e meno controllabile. Metaforicamente stiamo permettendo di sradicare strade alternative rodate all’insegna di un’unica e innovativa autostrada: quella digitale. Nonostante l'asserita sovranità, nei prossimi anni saremo costretti a utilizzare o a saper utilizzare uno smartphone o un computer per effettuare pagamenti relativi a un servizio pubblico universale.

L'organizzazione del settore dei trasporti pubblici, Alliance SwissPass, sostiene che la transizione ai biglietti digitali riduce i costi e semplifica il sistema di trasporto pubblico, senza fornire né cifre specifiche sulla riduzione dei costi né una chiara analisi dell’impatto sui diversi segmenti della popolazione. Per esempio, le FFS osservano un aumento degli attacchi informatici e disservizi legati ai disguidi tecnici senza dichiarare esattamente quali sono i costi in materia di cybersicurezza. Ritengo che le priorità siano altre, piuttosto che smantellare alternative esistenti le FFS dovrebbero preoccuparsi della diminuzione della soddisfazione della clientela privata riguardo alla disponibilità di posti, alla pulizia dei treni e al rapporto qualità/prezzo, problematiche sentite particolarmente nella regione meridionale della Svizzera.

Questi signori che si dichiarano rappresentanti degli interessi delle cittadine e dei cittadini – e si portano a casa 1'004'260 franchi l’amministratore delegato e 1'116'027 franchi i rimanenti membri del CdA – elaborano soluzioni sposando integralmente un pensiero monolitico che genera di conseguenza delle vulnerabilità sistemiche di un potenziale enorme costo socioeconomico. Abbiamo creato dei colli di bottiglia infrastrutturali ma anche ideologici (vedi sposare la svolta digitale acriticamente) il cui fallimento è oggi davanti agli occhi di tutti con l’isolamento del Ticino sia a livello ferroviario sia a livello autostradale per quanto concerne i limiti infrastrutturali, mentre in futuro potremmo anche rimanere isolati per degli attacchi di hacker. Come si è dimostrata essenziale la vecchia linea ferroviaria per permettere ancora un collegamento nord-sud della Svizzera a seguito dell’incidente nella galleria di base, altrettanto potrebbe essere utile mantenere le biglietterie e i distributori automatici per potere acquistare biglietti in caso di future panne informatiche.

Perché dobbiamo a tutti i costi renderci più vulnerabili?

Simone Conti - candidato per le elezioni del Consiglio degli Stati 2023

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COMMENTI
 

APR-DRONE 8 mesi fa su tio
Tutto questo sull’altare dell’ipo ./ cri - / sia ECOLOGICA

APR-DRONE 8 mesi fa su tio
Risposta a APR-DRONE
ma soprattutto nascosti dietro alla “semplificazione della vita” che andrebbe definita con i termini CORRETTI !!! SVOGLIATEZZA e PIGRIZIA.

Emib5 8 mesi fa su tio
Il giovane candidato dovrebbe forse riflettere che ci sono ben altre questioni più importanti che mantenere i distributori di biglietti e la possibilità di pagare senza carta di credito. Un'altra riflessione riguarda la presunta incapacità ad usare metodi alternativi rispetto al distributore automatico o all'acquisto allo sportello, questa sembrerebbe più una sua difficoltà personale e lo dico da persona che, per età, viene associata spesso agli incapaci digitali mentre non è più così e la digitalizzazione ha semplificato la vita a molti, me compreso.

APR-DRONE 8 mesi fa su tio
Risposta a Emib5
Emib5: Al contrario da 50enne che utilizza software e applicazioni particolarmente complesse attualmente oltre che attivo nel mondo del lavoro anche studente universitario , ergo non uno sprovveduto. Ritengo UN GRAVE ERRORE pensare di spostare tutto nel mondo DIGITALE. Senza dimenticare che non esiste una base legale nazionale per una tale sostituzione. Dove sta scritto che un cittadino dimorante deve possedere un dispositivo, essere connesso, scaricare APP, ecc. ecc….

APR-DRONE 8 mesi fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Volete tutto digitale ??! Gli scenari possibili sono 3

Emib5 8 mesi fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Apr Ammetiamo pure che non esista, per ora, una base legale per offrire solo pagamenti digitalizzati per FFS. Pongo però una questione di principio di causalità, perché la maggior parte di utenti dovrebbe sopportare dei maggiori costi per conservare gli apparecchi nelle stazioni (che, per inciso, mi sembrano più complicati della app di FFS) ? Una soluzione potrebbe essere quella di far pagare un supplemento a chi vuole non vuole usare l'applicazione, mi sembrerebbe giusto , no? Lo dico da 50enne più x, dove x è abbastanza alto, che fu tra i primi a utlizzare i pagamenti digitali , a suo tempo con i modem lentissimi.

APR-DRONE 8 mesi fa su tio
Risposta a APR-DRONE
A) Lo stato regala dispositivi e abbonamenti a tutti i residenti .

APR-DRONE 8 mesi fa su tio
Risposta a APR-DRONE
B) Tutti i servizi digitali nazionali sono gratis e ogni individuo residente ha la possibilità di ricevere un dispositivo e/o un abbonamento gratis

APR-DRONE 8 mesi fa su tio
Risposta a APR-DRONE
C) Tutti i costi derivanti dal dover usare dispositivi e abbonamenti siano deducibili dalle imposte.

APR-DRONE 8 mesi fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Vogliamo perseguire il cammino verso la perdita di competenze, di posti di lavoro e inquinare a più non posso senza rendercene conto ? Le infrastrutture affinché tutto funzioni digitalmente sono PARTICOLARMENTE ENERGIVORE e distruttrici di risorse globali .
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