A El Salvador «pericolosi criminali» detenuti negli USA. Musk: «Grande idea!»

SAN SALVADOR - Il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha dichiarato che il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha fatto un'offerta straordinaria per accogliere i prigionieri con cittadinanza statunitense inviati dagli Stati Uniti.

«Si è offerto di ospitare nelle sue prigioni pericolosi criminali americani detenuti nel nostro paese, compresi quelli con cittadinanza statunitense e residenza legale», ha detto ai giornalisti.

Poco prima Bukele ha dichiarato ai giornalisti che si sta finalizzando un accordo molto più importante su questo tema e con un raggio d'azione molto maggiore rispetto agli accordi stipulati sei anni fa, nel 2019.

«Criminali in cambio di una tassa»
«Abbiamo offerto agli Stati Uniti d'America l'opportunità di esternalizzare parte del loro sistema carcerario», così il Presidente del Paese dell’America Centrale, che poi ha aggiunto su X: «Siamo disposti ad accogliere solo criminali condannati (compresi i cittadini statunitensi condannati) nel nostro mega-carcere (CECOT) in cambio di una tassa, relativamente bassa per gli Stati Uniti, ma significativa per noi».

Rubio ha avuto un incontro Bukele per discutere della collaborazione dei due paesi contro l'immigrazione irregolare e le organizzazioni criminali transnazionali, come il Tren de Aragua venezuelano, diffusosi in tutte le Americhe negli ultimi due anni, riportano i media del paese centroamericano.

Prima dell'incontro, il Segretario di Stato americano ha visitato l'impianto di manutenzione e riparazione di aerei di Aeroman. «È impressionante essere qui oggi, è un sito che ha il 25% della capacità di riparazione di aeromobili che esiste nelle Americhe», ha affermato Rubio. «Questo è il tipo di lavoro e industria che crea una classe media in un paese ed è per questo che volevamo venire», ha detto come riporta il sito salvadoregno El Mundo.

El Salvador è la seconda tappa del tour di Rubio in America Centrale, che l'ha portato per due giorni a Panama, dove il presidente José Raúl Mulino ha annunciato l'uscita del suo paese dalla Via della Seta cinese, mentre da oggi è atteso dai presidenti di Costa Rica, Guatemala e Repubblica Dominicana.