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FRANCIALa Francia sostiene «la Cpi e la lotta all'impunità»

21.05.24 - 10:30
Le dichiarazioni riguardano il mandato di arresto emanato dalla Corte penale internazionale contro il premier Benjamin Netanyahu
IMAGO
Fonte Ats ans
La Francia sostiene «la Cpi e la lotta all'impunità»
Le dichiarazioni riguardano il mandato di arresto emanato dalla Corte penale internazionale contro il premier Benjamin Netanyahu

PARIGI - La Francia «sostiene la Corte penale internazionale (Cpi), la sua indipendenza, e la lotta contro l'impunità in tutte le situazioni»: lo ha fatto sapere ieri sera uno dei portavoce del ministero dell'Europa e degli affari esteri francese in merito alla richiesta di mandati d'arresto internazionali nei confronti di dirigenti israeliani e di Hamas.

In una dichiarazione, il portavoce precisa che «la Francia ha condannato dal 7 ottobre i massacri antisemiti perpetrati da Hamas», mentre «riguardo Israele, spetterà alla Camera preliminare della Corte pronunciarsi su questi mandati, dopo aver esaminato gli elementi di prova avanzati dal procuratore per giustificare le sue accuse, tenendo conto del principio di complementarietà e della possibile azione delle giurisdizioni israeliane».

«La Francia - continua il Quai d'Orsay - allerta da molti mesi sull'imperativo del rispetto stretto del diritto umanitario internazionale e in particolare sul carattere inaccettabile delle perdite civili nella Striscia di Gaza e di un accesso umanitario insufficiente».

Sulla stessa linea la Spagna: «Il lavoro cruciale della Corte penale internazionale deve svolgersi liberamente e senza interferenze», afferma oggi il ministero degli esteri in un messaggio postato su X. Il governo di Madrid difende «il lavoro cruciale» e «l'indipendenza e imparzialità» della Cpi. «La Spagna ribadisce il suo impegno a favore della corte penale internazionale», afferma il ministero.

La Cina spera che «la Cpi mantenga una posizione obiettiva e imparziale ed eserciti i suoi poteri in conformità con la legge», ha dichiarato il portavoce del ministero degli esteri Wang Wenbin, chiedendo la fine della «punizione collettiva del popolo palestinese».

Tajani: «inaccettabile» - Da parte sua il vicepremier e ministro degli esteri italiano Antonio Tajani, partecipando a "Quarta Repubblica" su Rete 4, ha detto che quella della Cpi «è una richiesta e non è una decisione ma mi pare inaccettabile che si equipari un governo legittimamente eletto dal popolo in modo democratico con una organizzazione terroristica che è la causa di tutto ciò che sta accadendo».

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