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STATI UNITIFare turismo in Messico è «troppo pericoloso»

12.03.23 - 10:54
L'avvertimento delle autorità del Texas: la violenza dei cartelli del narcotraffico è fuori controllo
keystone-sda.ch (STRINGER)
Fonte Ats Ans
Fare turismo in Messico è «troppo pericoloso»
L'avvertimento delle autorità del Texas: la violenza dei cartelli del narcotraffico è fuori controllo

AUSTIN - Le autorità dello Stato del Texas hanno sconsigliato ai cittadini americani di andare in Messico, specialmente in questi giorni in cui gli studenti festeggiano lo Spring Break, la festa di inizio primavera, perché è «troppo pericoloso» a causa della violenza fuori controllo delle gang del narcotraffico.

Queste ultime, che pure hanno «chiesto scusa» e consegnato alcuni dei loro gangster agli Usa, sono responsabili dell'uccisione di due turisti americani che avevano appena varcato il confine e del rapimento di altri due, poi rilasciati e sono ritenuti responsabili anche della sparizione da oltre due settimane - denunciata ieri - di tre turiste texane, entrate in Messico per vendere vestiti.

Il capo del dipartimento di pubblica sicurezza del Texas (Dps), Steven McCraw, ha dichiarato - citato dalla Bbc - che «la violenza dei cartelli della droga e altra attività criminale rappresenta una significativa minaccia alla sicurezza per chiunque in questo periodo attraversi il confine col Messico», e che si tratta di una violenza legata alle «imprevedibili» azioni della criminalità messicana.

Le autorità del Messico ritengono che i due americani uccisi e gli altri due rapiti dai narcos del gruppo degli Scorpioni, frazione uscita dal potente Cartello del Golfo, siano stati scambiati erroneamente per membri di un clan rivale. I presunti responsabili della sparatoria - che ha coinvolto anche un passante messicano, colpito a morte - sono stati consegnati agli Stati Uniti con tanto di lettera di «scuse» per il loro comportamento «non conforme alle regole del cartello» che, dicono i narcos, «tutelano gli innocenti», per non essersi attenuti alla «disciplina» e di aver agito «di propria iniziativa». Una vicenda, questa, che rischia di minare i rapporti fra i due Paesi.

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