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BRUSIO (GR)Delitto di Zalende, le pene sono da rivedere

21.02.18 - 07:21
Rispedite alla Corte d’Appello le sentenze. Caduta l’aggravante della crudeltà nei confronti del 38enne moldavo, esecutore materiale del duplice omicidio
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Delitto di Zalende, le pene sono da rivedere
Rispedite alla Corte d’Appello le sentenze. Caduta l’aggravante della crudeltà nei confronti del 38enne moldavo, esecutore materiale del duplice omicidio

ZALENDE - La Corte di Cassazione italiana ha confermato la colpevolezza quale esecutore materiale di Ruslan Cojocaru e del mandante Ezio Gatti dell'omicidio dei coniugi Gianpaolo Ferrari e Gabriella Plozza, imprenditori edili, avvenuto il 21 novembre 2010 nel comune di Brusio.

La Suprema Corte ha stabilito allo stesso tempo che si deve svolgere un nuovo processo in Appello a Milano per quanto riguarda alcuni aspetti minori.

I giudici hanno rilevato che, per l'ex tenente della Polizia moldava poi buttafuori in una discoteca di Rimini, Ruslan Cojocaru, 38 anni, residente a Riccione, ora in carcere, ritenuto l'assassino della coppia, condannato in primo grado a Sondrio all'ergastolo (pena poi confermata in Appello), si debba rivalutare l'aggravante della crudeltà.

Per il presunto mandante, il 42enne valtellinese Ezio Gatti, condannato a 21 anni e poi a 23 in Appello, si dovrà in particolare rivedere la parte di pena relativa al supposto porto d'armi che in secondo grado gli costò un aggravamento della pena.

Gli inquirenti, ossia i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Sondrio e la Procura, ritennero che si trattò di un delitto l'impeto legato a una compravendita di semirimorchi non andata a buon fine.

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