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CANTONE«Mia moglie si è trovata alcuni migranti nel giardino di casa»

10.07.23 - 17:37
Asilanti fuori controllo al centro di Chiasso, Marco Chiesa scrive a Baume-Schneider: «C'è la necessità di un intervento immediato».
Ti-Press
«Mia moglie si è trovata alcuni migranti nel giardino di casa»
Asilanti fuori controllo al centro di Chiasso, Marco Chiesa scrive a Baume-Schneider: «C'è la necessità di un intervento immediato».

BELLINZONA - L'escalation di reati causati dai richiedenti d'asilo a Chiasso (e dintorni) non ha lasciato indifferente l'UDC svizzero che tramite il suo presidente Marco Chiesa ha deciso di portare la tematica a Berna, all'attenzione della responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) Elisabeth Baume-Schneider. «C'è la necessità di un intervento immediato e deciso», precisa Chiesa nella lettera indirizzata alla consigliera federale socialista in nome del partito, ricordando gli atti di violenza, le risse e i comportamenti «deplorevoli» di alcuni migranti di origine magrebina. 

Con i migranti in giardino - Tutto questo mentre Berna sembra chiudere gli occhi davanti ai guai ticinesi. «La popolazione ritiene - precisa Chiesa - che le autorità federali siano particolarmente passive di fronte ai problemi che i residenti devono quotidianamente sopportare». Un problema che peraltro non colpisce solo il Mendrisiotto. «Nel cuore di una notte di qualche settimana fa - ci confida il presidente dell'UDC - alcuni migranti magrebini sono stati sorpresi anche nel Luganese, più precisamente nel giardino dell'abitazione del sottoscritto. Dopo il furto di oggetti di poco valore dall'auto, si è reso necessario sporgere denuncia presso la polizia e tentare il riconoscimento sulla base di foto segnaletiche».

L'iniziativa - Chiesa parla di prospettive «fosche» soprattutto perché il numero di migranti, «spesso illegali e senza alcun diritto d’asilo», potrebbe - secondo le stime dello stesso dipartimento di Baume Schneider - aumentare anche in futuro. Proprio per contrastare questo fenomeno sul lungo periodo il partito aveva richiesto (e ottenuto) l’estate scorsa una sessione speciale sulla migrazione nella quale erano state fatte diverse proposte per gestire questi flussi. Ma a Chiasso le contromisure per mettere la parola fine a una situazione «insostenibile» e prevenire «il peggio» vanno imposte fin da subito.

Le quattro misure - Per questo nella loro lettera Chiesa e l'UDC chiedono a Baume-Schneider di attuare quattro misure. In primo luogo viene richiesto «il ripristino dei controlli alle frontiere» finché il sistema Schengen-Dublino non verrà ripristinato dall’Italia e dimostri effettivamente di funzionare. L'UDC chiede inoltre che «chi arriva in Svizzera attraverso un Paese terzo sicuro non debba avere diritto a una procedura di asilo o al soggiorno nel nostro Paese». Questo perché, precisa Chiesa, i «veri rifugiati che fuggono da situazioni drammatiche chiedono asilo nel primo paese sicuro» mentre «i migranti economici nel miglior Paese possibile». L'UDC pretende inoltre «l'espulsione immediata» dal territorio elvetico per gli stranieri criminali, «conformemente alle decisioni del popolo svizzero». Infine il partito vorrebbe che le procedure d'asilo vengano svolte «in zone di transito al confine nazionale o in un Paese terzo sicuro» (ad esempio seguendo la pista tracciata dalla Gran Bretagna con il Ruanda).

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