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LUGANO«Una sana risposta di una sana società»

13.05.17 - 13:15
Così il consigliere comunale leghista Omar Wicht commenta l’annullamento del concerto di Bello Figo. Scatta anche l'interpellanza del PS al Consiglio di Stato
Ti Press
«Una sana risposta di una sana società»
Così il consigliere comunale leghista Omar Wicht commenta l’annullamento del concerto di Bello Figo. Scatta anche l'interpellanza del PS al Consiglio di Stato

LUGANO - La vicenda di Bello Figo continua a far discutere anche il mondo politico. Dopo che ieri alcuni consiglieri comunali del PS avevano inoltrato un’interpellanza al Municipio di Lugano circa la sicurezza e rischi legati ad attentati e atti di violenza, da parte di gruppi naziskin a Lugano, oggi è il consigliere comunale Omar Wicht (Lega dei Ticinesi) a dire la sua e a voler rispondere ai colleghi.

«Per prima cosa la vera violenza e il vero attentato alla nostra società, sarebbe stata la presenza di questo individuo "Bello Figo", sul nostro territorio, il quale con arroganza, violenza e parole di pessimo gusto, attacca la nostra identità e i nostri valori, che ci portano anche ad essere aperti ed accoglienti, verso le persone che scappano dalle guerre», ci ha tenuto a precisare il consigliere comunale.

Secondo Wicht la lettera di minacce non era tutt’altro che un gesto eccessivo. «L’associazione skinhead, a mio avviso, non ha fatto nessun tipo di violenza, ma bensì ha soltanto espresso in modi propri, il loro pensiero e sicuramente il pensiero della maggior parte delle persone luganesi e ticinesi civili».

In conclusione, per il consigliere comunale non si può nemmeno parlare di annullamento della serata «bensì il salvataggio da una esibizione becera di un imbecille. Questa e' stata una sana risposta di una sana società».

Pareri opposti per Gobbi e Bertini - Di parere opposto è il suo collega di partito Norman Gobbi. Secondo il direttore del Dipartimento delle Istituzioni «non si sarebbe dovuto cedere alle minacce per non creare un precedente». Parole non condivise dal capodicastero sicurezza di Lugano Michele Bertini, che condivide la scelta degli organizzatori. Una scelta che ha permesso di non impiegare «così tante risorse per un evento del genere».

Interpellanza al Consiglio di Stato - Il partito socialista ticinese si è detto «profondamente indignato e preoccupato per quanto accaduto» e ha inoltrato un'interpellanza al Consiglio di Stato per chiedere come mai la polizia ha consigliato di cancellare l'evento e se non ritiene che in questo modo si crei un pericoloso precedente nei confronti di minacce e comportamenti squadristi.

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