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LUGANOConcerto annullato: «Un fatto senza precedenti». E arriva la rivendicazione: «Siamo stati noi!»

12.05.17 - 21:41
Scatta l’interpellanza al Municipio da parte dei Consiglieri socialisti Ghisletta, Pusterla, Buri e Zoppi. L'Associazione Nuova Destra rivendica il comunicato
Concerto annullato: «Un fatto senza precedenti». E arriva la rivendicazione: «Siamo stati noi!»
Scatta l’interpellanza al Municipio da parte dei Consiglieri socialisti Ghisletta, Pusterla, Buri e Zoppi. L'Associazione Nuova Destra rivendica il comunicato

LUGANO - «Un fatto grave, senza precedenti e che ci indigna molto». Con queste parole i consiglieri comunali PS di Lugano Raoul Ghisletta, Nina Pusterla, Simona Buri e Carlo Zoppi commentano l’annullamento dell’evento, precedentemente previsto per sabato 13 maggio alla discoteca WKND, a seguito di alcune minacce di un gruppo naziskin.

In un’interpellanza «urgente» al Municipio, i Consiglieri socialisti chiedono di fare un punto della situazione nel corso della seduta del Consiglio comunale del prossimo 15 maggio, ponendo le seguenti domande:

    • di informare sull’accaduto;
    • di informare sui rischi legati ad attentati e atti di violenza da parte di gruppi naziskin a Lugano;
    • di indicare come intende procedere per prevenire e combattere il fenomeno per mantenere sicura la Città e per consentire lo svolgimento di eventi normalissimi come l’evento annullato?

La rivendicazione - Nel frattempo, nella serata di venerdì, la neonata “Associazione Nuova Destra” - che si identifica come una «nuova Associazione di Destra da poco nata nel nostro cantone, autonoma e indipendente da qualsiasi altra realtà conosciuta sul territorio svizzero» - ha rivendicato il tanto discusso comunicato.

«Lo scopo dell’associazione - si legge nella rivendicazione - è quello di difendere la nostra cultura, i nostri principi e i nostri ideali. Per noi non era tollerabile far esibire un personaggio che diffonde messaggi considerati, da molte persone, spazzatura. Come Associazione vogliamo far passare il messaggio che ogni persona è libera, fino a quando viene rispettata l'altrui sfera. In questa società di oggi, dove la propria cultura viene venduta a qualsiasi arrogante che non ha niente da perdere, noi non ci stiamo. Chi viene a casa nostra deve stare alle nostre regole e ringraziare del favore che gli facciamo ospitandoli. Tutto questo buonismo e perbenismo è un cancro per la nostra società, questa maschera si è vista levare oggi con tutti i commenti pro l'annullamento della serata... Tanti lo pensano e nessuno lo dice, siamo la voce del popolo che ha paura di uno stato che ragiona solo a livello monetario e poliziesco».

Sicurezza dei cittadini - L’annullamento della serata è finito anche sui banchi del Governo. Massimiliano Ay ha infatti presentato un’interrogazione al Consiglio di Stato, chiedendo di fare chiarezza sulla natura delle minacce neo-naziste e sugli effettivi rischi per la sicurezza dei cittadini.

Il deputato comunista chiede in particolare di spiegare «su quali basi le forze dell’ordine abbiano ritenuto di non essere nelle condizioni per garantire la sicurezza dei cittadini», presumendo che, considerata la decisione estrema, «gli autori siano noti agli inquirenti e ritenuti molto pericolosi».

«Non si ritiene che, assecondando le rivendicazioni tese all'annullamento dell'evento, si vada a legittimare e rinforzare la pretesa del presunto gruppo neo-nazista che ha diffuso il volantino di poter influenzare il corretto svolgersi di un evento ricreativo?», sottolinea infine il deputato, chiedendo inoltre se la decisione presa congiuntamente da Polizia cantonale e organizzatori sia stata consigliata dal Servizio attività informative della Confederazione, che «monitora regolarmente le attività di organizzazioni di estrema destra».

 

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