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Il 25 Aprile spacca l'Italia, manganelli e odio: «Devono stuprare anche te»

Scontri e insulti questa mattina a Roma. Ma si teme un ulteriore deterioramento per i cortei previsti a Milano e nella Capitale.
Keystone
Il 25 Aprile spacca l'Italia, manganelli e odio: «Devono stuprare anche te»
Scontri e insulti questa mattina a Roma. Ma si teme un ulteriore deterioramento per i cortei previsti a Milano e nella Capitale.
MILANO / ROMA - 25 Aprile, giorno di festa, quella della Liberazione dall'occupazione nazifascista. Sorrisi e abbracci? Macché, niente di tutto questo, perché l’Italia, anche oggi - o forse soprattutto oggi - si divide, spaccata nella morsa della...

MILANO / ROMA - 25 Aprile, giorno di festa, quella della Liberazione dall'occupazione nazifascista. Sorrisi e abbracci? Macché, niente di tutto questo, perché l’Italia, anche oggi - o forse soprattutto oggi - si divide, spaccata nella morsa della tensione, che degenera in odio.

Quello che attanaglia da questa mattina le due capitali, quella politica, Roma, con le transenne che dividono Porta San Paolo - tra la Brigata ebraica e gli antagonisti pro Palestina - e quella economica, Milano, dove in piazza Duomo il presidio dei giovani pro Palestina e dei centri sociali preoccupa la Questura meneghina.

Gli scontri a Roma - In entrambi i contesti, si teme che le divisioni possano degenerare in scontri. Per questo all'ombra del Colosseo sono stati schierati circa 600 uomini delle forze dell'ordine. Che dovranno proteggere i due cortei previsti e organizzati dal "Comitato 25 Aprile" e dall'’Anpi.

«Terroristi, stupratori», gridano, intanto, questa mattina gli esponenti della Brigata ebraica incitando: «Israele». Corteo filo ebraico poi entrato in contatto con i sostenitori delle ragioni del popolo palestinese. Uomini e donne con bandiere e striscioni pro Palestina che hanno replicato a gran voce: «Fuori i sionisti dalla Palestina».

«Devono stuprare anche te» - In un'atmosfera di odio che acceca - tra fumogeni e «quattro bombe carta» (secondo i sostenitori della Palestina, che accusano la Brigata) - e che è sfociato in una rissa, con lancio di oggetti. Poi sedata a fatica dai poliziotti in tenuta anti sommossa.

Ma a ferire sono anche, soprattutto, le parole: «Devi fare la fine delle donne ebree del 7 ottobre - ha urlato al megafono un manifestante con la bandiera ebraica in mano, rivolto a un sostenitore dell’opposta fazione - devono stuprare anche te».

L'attesa di Milano - Nel frattempo a nord del Paese, nel capoluogo lombardo, si attendono in piazza i leader del centrosinistra, da Elly Schlein a Nicola Fratoianni. Che sfileranno sotto l'occhio vigile degli agenti che, anche qui, temono infiltrazioni e sbandamenti del corteo, oltre che il degenerare della manifestazione.

Specie quest'anno che, oltre alla solita storica spaccatura tra destra e sinistra politica, si è aggiunta la divisione per il conflitto tra Hamas e Israele, esasperato poi dalla polemica sull'esclusione dal programma Rai dello scrittore Antonio Scurati, autore di un testo polemico verso la Meloni e i legami con il passato del suo partito, rappresentato dalla "fiamma" del MSI (Movimento sociale italiano).

E proprio le parole dell'intellettuale Scurati e del sindaco di Milano Beppe Sala sono attese sul palco del Duomo, a ridosso dei giovani presidianti pro Palestina.

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