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LUGANO

Arriva Bello Figo: lettera minatoria per i gestori del locale

Gli Skinhead vogliono l’annullamento del concerto di domani al WKND. «In caso contrario ci saranno gravi conseguenze per la discoteca» e «per il profugo invitato»
Arriva Bello Figo: lettera minatoria per i gestori del locale
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Arriva Bello Figo: lettera minatoria per i gestori del locale
Gli Skinhead vogliono l’annullamento del concerto di domani al WKND. «In caso contrario ci saranno gravi conseguenze per la discoteca» e «per il profugo invitato»
LUGANO - Il concerto di Bello Figo al WKND di Lugano di domani nasce sotto una cattiva stella. Il rapper ghanese, diventato famoso in Italia per le sue canzoni sui migranti, è infatti stato minacciato da un (presunto) gruppo di estrema destra....

LUGANO - Il concerto di Bello Figo al WKND di Lugano di domani nasce sotto una cattiva stella. Il rapper ghanese, diventato famoso in Italia per le sue canzoni sui migranti, è infatti stato minacciato da un (presunto) gruppo di estrema destra.

In una lettera affissa in varie zone della città e poi ripresa sui social network, un gruppo skinhead luganese chiede infatti «l’annullamento immediato del concerto di Bello Figo» in quanto persona non gradita.

Nella missiva i detrattori del rapper ghanese accusano i gestori della discoteca che preferiscono invitare come ospite «una persona di un’altra nazione che spara m***a sullo Stato» invece che «gente del nostro cantone».

Ma la minaccia si fa ancora più seria in seguito. «Se questa lettera non verrà presa in considerazione ci saranno gravi conseguenze per il locale (prima, dopo o durante la serata)» e «per il profugo invitato».

Il presunto gruppo di estrema destra conclude la missiva minatoria specificando di essere «gente che rispetta l’ambiente e i locali della nostra amata Lugano», difendendo «le nostre culture e la nostra nazione». 

Chi è? - Bello Figo ha 23 anni e vive a Parma da quando ne aveva 11. Il cantante prende i “discorsi da bar”, gli stereotipi contro gli immigrati, il sessismo al suo estremo e li inserisce nel suo rap. Lancia tormentoni che ripetono i ragazzini.

In un’intervista il rapper ha svelato che non è un immigrato clandestino, ma di essere arrivato in Italia in aereo e con documenti validi. «Io scherzo sull'immigrazione. Finché non è vietato, continuo a farlo».

I suoi pezzi sono politicamente scorretti ma circolano sul web: da "Non pago affitto" (vedi il video allegato) a "Ce l'ho grosso". La sua musica è cliccata e criticata. Il suo personaggio ha generato un vortice di polemiche, commenti di odio e minacce che hanno costretto molte città ad annullare i concerti per problemi alla sicurezza.

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