«Genocidio del popolo palestinese», raccolte 1.500 firme

Consegnata al Cantone la lettera del SISA con 1'500 firme contro la «complicità svizzera nel conflitto in Palestina».
Consegnata al Cantone la lettera del SISA con 1'500 firme contro la «complicità svizzera nel conflitto in Palestina».
BELLINZONA - Una delegazione di studenti e studentesse ha consegnato, venerdì pomeriggio, alla Cancelleria cantonale, la lettera aperta del Sindacato Indipendente degli Studenti e degli Apprendisti (SISA) contro la complicità svizzera nel genocidio del popolo palestinese, sottoscritta da 1’500 firmatari. Lo comunica in una nota la segreteria del SISA.
Nella lettera vengono elencate le seguenti rivendicazioni: il riconoscimento dello Stato di Palestina; l’interruzione di qualsiasi forma di collaborazione militare e commerciale con Israele; la fine del silenzio delle istituzioni federali; l’adozione di misure volte a contrastare il clima intimidatorio che si registra nel nostro Paese nei confronti di chi affronta il dramma di Gaza, nelle sedi scolastiche e non solo; la promozione di eventi di sensibilizzazione sul genocidio del popolo palestinese; l’interruzione delle collaborazioni accademiche con Israele; la promozione di gemellaggi con le scuole palestinesi; nonché l’accoglienza degli studenti e delle studentesse palestinesi che, a causa delle distruzioni operate da Israele, sono oggi impossibilitati a proseguire il proprio percorso di studi.
Si tratta - continua il Sindacato - di rivendicazioni concrete che si inseriscono pienamente nel principio di neutralità della Svizzera, valorizzandolo e applicandolo in modo coerente.
Con la consegna delle firme si conclude dunque la campagna del SISA in solidarietà con il popolo palestinese, svoltasi negli ultimi due mesi. L’iniziativa non si è tuttavia limitata alla sola lettera aperta: a un mese dal suo lancio, il 17 novembre, il SISA ha promosso e organizzato la Giornata per la Palestina, che ha coinvolto numerose scuole cantonali in una mattinata di approfondimento e oltre 500 studenti e studentesse in un pomeriggio di mobilitazione.
Tuttavia, la solidarietà del SISA con la causa palestinese non si esaurisce qui. Il Sindacato riferisce infatti di voler continuare a mobilitarsi contro le politiche del governo israeliano e contro le politiche del governo svizzero sul tema.




