Morto il proprietario del "gran bazar": e ora si sgombra

Il terreno di Riazzino era stato al centro di diverse vertenze tra un uomo deceduto di recente e il Comune. La Città: «Buona collaborazione con l'esecutore testamentario».
Il terreno di Riazzino era stato al centro di diverse vertenze tra un uomo deceduto di recente e il Comune. La Città: «Buona collaborazione con l'esecutore testamentario».
LOCARNO - A lungo quel terreno che sorge sul dosso di Riazzino era stato al centro di polemiche. Da una parte il proprietario, che accumulava oggetti a non finire, in particolare automobili. Dall'altra il Comune di Locarno che chiedeva più decoro e soprattutto più sicurezza dal momento che c'era la possibilità che alcuni materiali prendessero fuoco o esalassero sostanze nocive per la salute altrui.
Ebbene, recentemente la vicenda è giunta a una svolta. Il signore in questione, titolare del fondo che da alcuni abitanti della zona veniva simpaticamente chiamato "gran bazar", è infatti deceduto. E così la situazione si è sbloccata, ponendo fine a una infinita serie di tensioni e di polemiche.
A confermarlo è André Engelhardt, direttore della Divisione Urbanistica e Infrastrutture per la Città di Locarno. «Purtroppo in passato non siamo riusciti a trovare mai un'intesa con il proprietario del terreno. Tanto che a un certo punto si ipotizzava uno sgombero forzato. Ci sarebbe piaciuto avere un dialogo migliore, è un rammarico che resta. Adesso invece siamo riusciti a instaurare una buona collaborazione con l'esecutore testamentario. Il terreno si trova dunque in una fase di ripristino e di messa in sicurezza. Da parte nostra continuiamo a monitorare la situazione, ma siamo contenti che sull'altro fronte ci sia piena comprensione».
Il caso ricorda in qualche modo quello di Gaetano Riccioli, ex garagista di Arbedo-Castione che sul suo terreno affacciato sulla strada cantonale accumulava auto da 30 anni. All'inizio dello scorso mese di luglio le autorità hanno provveduto a sgomberare con la forza il sedime.






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