Svizzera morta in carcere: sporche e sovraffollate, così sono le prigioni filippine

Una donna svizzera ha introdotto clandestinamente sei chilogrammi di metanfetamina qualche mese fa. È stata catturata e arrestata e lì è deceduta.
Una donna svizzera ha introdotto clandestinamente sei chilogrammi di metanfetamina qualche mese fa. È stata catturata e arrestata e lì è deceduta.
MANILA - A settembre di quest'anno, una donna svizzero-svedese è stata fermata con sei chilogrammi di metanfetamina all'aeroporto di Manila. Le autorità filippine hanno subito sottolineato l'importanza dell'arresto. Un rappresentante del Servizio Doganale delle Filippine ha dichiarato: «Le Filippine non saranno una porta d'ingresso per le droghe illegali. I nostri porti e aeroporti rimarranno strettamente monitorati».
La donna è stata quindi arrestata per aver violato la legge sulle droghe pericolose del 2002. Il valore di mercato stimato dello stupefacente era di poco superiore al mezzo milione di franchi. È stata detenuta fino a pochi giorni fa a Manila.
Al momento dell'arresto, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) aveva dichiarato di «garantire il rispetto del diritto a condizioni di detenzione umane, delle garanzie procedurali e del diritto alla difesa». La donna svizzera, che possedeva anche un passaporto svedese, ha chiesto e ottenuto protezione consolare dall'ambasciata svedese a Manila. È morta dietro le sbarre lo scorso 6 dicembre.
Condizioni carcerarie disumane - Nelle Filippine, condizioni carcerarie dignitose non sono sempre garantite, come dimostrano diversi rapporti di organizzazioni per i diritti umani come Human Rights Watch.
Uno dei problemi principali è quello del sovraffollamento, con un numero di detenuti tre volte la capienza disponibile (a fine 2022 si parlava di 127'031 detenuti a fronte di circa 47.000 posti).
Secondo Human Rights Watch, i detenuti arrivano a dormire per terra, seduti e persino in piedi a causa della mancanza di spazio. Anche l'assistenza sanitaria e le condizioni igienico-sanitarie sono pessime, con malattie come la tubercolosi molto diffuse.
Una legge che punisce con l'ergastolo - Nelle Filippine la legge sulle droghe pericolose prende il nome di "Comprehensive Dangerous Drugs Act". Approvata nel 2002, fa una distinzione dei casi in base alla quantità della droga e a seconda che essa sia semplicemente posseduta, oppure trafficata o trasportata. Per la metanfetamina valgono soglie particolari. Il possesso di più di 50 grammi, indipendentemente dal grado di purezza, può essere punito con l’ergastolo. A ciò può aggiungersi una pesante multa. La pena di morte per i reati legati alla droga è stata abolita nel Paese.







