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Animali vittime delle ruote: «Era sotto shock, ma ancora vivo»

Circa 100 incidenti all’anno coinvolgono la fauna selvatica. L’Ufficio caccia e pesca: «Negli ultimi anni i casi non sono esplosi, ma c’è un lento progressivo aumento».
RescueMedia (immagine d'archivio)
Cinghiale taglia la strada ad un motociclista sulla strada della Valle Maggia (2011).
Animali vittime delle ruote: «Era sotto shock, ma ancora vivo»
Circa 100 incidenti all’anno coinvolgono la fauna selvatica. L’Ufficio caccia e pesca: «Negli ultimi anni i casi non sono esplosi, ma c’è un lento progressivo aumento».

BELLINZONA - «L'animale era sotto shock, ma era ancora vivo». È il racconto di un testimone di un incidente che ha visto protagonista, a fine novembre, un cervo e un'auto sotto la teleferica di Malvaglia.

Con il calo delle temperature e in attesa dei primi fiocchi di neve, gli incidenti tornano infatti più frequenti sulle strade ticinesi che coinvolgono la fauna selvatica. 

Qualche dritta dagli esperti - In situazioni come queste è essenziale moderare l’andatura e restare pronti a frenare in qualsiasi momento. Ma come comportarsi in caso di incidente? «Chi rimane coinvolto deve contattare immediatamente la polizia cantonale che, se necessario, attiva il nostro servizio di picchetto», spiega Andrea Stampanoni, collaboratore scientifico dell’Ufficio caccia e pesca del Dipartimento del Territorio.

Premessa: i casi di investimento di selvaggina non vengono sistematicamente catalogati. «Purtroppo - continua Stampanoni - molti casi sfuggono al nostro controllo perché semplicemente non vengono segnalati, ma ci troviamo intorno al centinaio di casi all’anno».

Un lieve aumento dei casi - L’Ufficio caccia e pesca ha registrato una tendenza, seppur lieve, al rialzo. «L’aumento degli investimenti è da ricondurre principalmente allo sviluppo del traffico e alla crescita degli effettivi della fauna selvatica. Negli ultimi anni i casi non sono esplosi, notiamo però un lento e progressivo aumento».

Le carcasse, invece, «vengono smaltite presso i centri regionali specializzati». «Tutta la fauna selvatica è vittima del traffico stradale, lo sono ovviamente meno le specie che vivono a quote superiori (stambecco, camoscio, lepre variabile). Le principali vittime sono: cervo, capriolo, tasso e volpe».

Cosa succede nella stagione fredda - Come anticipato, il periodo invernale è quello più critico «perché in assenza di offerta alimentare a quote superiori, la fauna selvatica si spinge sui fondovalle a ricercare cibo».

Durante lo scorso anno, presso AXA gli incidenti con animali selvatici hanno causato costi per oltre 11,5 milioni di franchi. «Ogni singolo sinistro - ha spiegato l’assicurazione in una nota - ammonta attualmente quasi a 3800 franchi, il 15 per cento in più rispetto al 2019, anno precedente al coronavirus, quando un incidente con animali selvatici comportava una spesa di circa 3200 franchi». 

I costi sono esplosi - E se a livello svizzero il numero di incidenti è rimasto più o meno stabile, a esplodere sono stati proprio i costi. «Rispetto a dieci anni fa (3000 franchi per incidente con animali selvatici) i costi medi dei sinistri sono aumentati di quasi un quarto». Il motivo? «È da ricercare nel netto aumento dei costi dei pezzi di ricambio e dei costi di riparazione, tra l’altro per via delle parti di veicolo più nuove e dell’elettronica installata», ha sottolineato Michael Villiger, responsabile Sinistri Veicoli a motore e membro del Centro di competenza AXA Mobilità.

Gli incidenti con animali selvatici possono verificarsi in qualsiasi momento del giorno e dell’anno. «A ottobre, novembre e dicembre, però, bisogna essere ancora più prudenti. Quando le giornate si accorciano spesso gli animali selvatici escono allo scoperto nelle stesse ore in cui gli automobilisti si mettono al volante. Inoltre, in inverno caprioli e cervi amano leccare i resti di sale lungo il ciglio della strada. Poiché al mattino e alla sera c’è poca luce, spesso ci si accorge tardi o troppo tardi di loro», ha invece aggiunto Luca Genovese, responsabile Ricerca e prevenzione del Centro di competenza AXA per la mobilità.

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