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BERNASimonetta Sommaruga in visita in tre Paesi dei Balcani

03.04.14 - 17:47
Simonetta Sommaruga in visita in tre Paesi dei Balcani

BERNA - Da oggi all'8 aprile la consigliera federale Simonetta Sommaruga sarà in visita di lavoro in tre Paesi dei Balcani occidentali: Kosovo, Bosnia-Erzegovina e Croazia. Proprio in quest'ultimo paese affronterà le ripercussioni della votazione di febbraio contro l'immigrazione di massa e la rinuncia di Berna a firmare un accordo sulla libera circolazione.

I tre Paesi visitati sono importanti partner per la Svizzera, in particolare nei settori della polizia e della migrazione, si legge in un comunicato del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).

Domani e sabato in Kosovo la consigliera federale si farà un'idea di come evolve il partenariato migratorio concluso nel 2010. Con i suoi omologhi discuterà inoltre l'accordo di cooperazione di polizia firmato nel novembre 2013. Visiterà poi un centro dedicato al reinserimento delle persone rimpatriate dalla Svizzera e s'informerà sugli sforzi profusi per integrare le minoranze, quelle rom in particolare.

Previsti inoltre vari incontri con rappresentanti della missione internazionale per il sostegno alla pace (Kosovo Force KFOR, incaricata dall'ONU), della missione dell'Unione europea EULEX Kosovo (missione "Stato di diritto) e dell'Ufficio dell'Unione europea in Kosovo. Infine la Sommaruga visiterà un carcere di alta sicurezza in Kosovo.

Domenica e lunedì in Bosnia-Erzegovina la consigliera federale vedrà vari progetti inquadrati nel partenariato migratorio concluso nel 2009 e nell'accordo bilaterale di polizia: si tratta di progetti tesi a ricollocare i rifugiati e gli sfollati e a controllare le frontiere. A Mostar la responsabile DFGP s'informerà sul lavoro svolto dalla missione svizzera presso l'EUFOR (Forze dell'Unione europea).

Martedì in Croazia, a Opatija, la ministra elvetica parteciperà alla Conferenza ministeriale sulla cooperazione di polizia nel Sudest europeo, parte del programma regionale della Svizzera a favore della cooperazione di polizia nei Balcani occidentali. Oltre alla Svizzera e alla Croazia, alla conferenza interverranno una dozzina di Stati e varie organizzazioni governative e ONG internazionali.

La conferenza è intesa come piattaforma di scambio sugli sviluppi in materia di cooperazione di polizia. Varie tavole rotonde consentiranno ai ministri e ad alti esponenti della regione di discutere l'impatto che le società multiculturali hanno sulle attività di polizia e di approfondire i vari strumenti per combattere il crimine organizzato transfrontaliero.

A margine della conferenza la consigliera federale coglierà l'occasione per conferire con gli interlocutori croati sulle questioni emerse in seguito alla votazione del 9 febbraio 2014.

In questi ultimi giorni la Svizzera si è detta pronta a trovare una soluzione "a corto termine" con la Croazia. L'UE aveva congelato il negoziato sulla partecipazione elvetica ai programmi "Orizzonte 2020" e Erasmus+" dopo l'annuncio che Berna non poteva firmare l'estensione alla Croazia dell'accordo di libera circolazione delle persone.

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